I meriti di Corini in questa risalita sono evidenti. Il tecnico è stato bravo a continuare a lavorare a testa bassa, tappandosi le orecchie quando gran parte della tifoseria ne chiedeva la testa. Anche Rinaudo è tra i protagonisti di questo periodo, in quanto a gennaio è riuscito a trovare i giocatori giusti per colmare le lacune. Ranocchia è sicuramente l’acquisto che sta rubando l’occhio con il suo talento e la sua bravura in fase realizzativa (tre gol di fila). Molti lo consideravano come un giocatore in più di un reparto che ne aveva già molti, invece il numero 14 si sta rivelando il jolly che il Palermo non aveva. Grazie alla sua presenza mister Corini ha variato il modulo, passando ad un 4-2-3-1 più incisivo e anche più complicato da leggere per gli avversari.
Inoltre non va dimenticato Diakité, il quale ha contribuito a rendere più solida la fase difensiva e non è un caso che con lui in campo il Palermo ha subito solo un gol (contro la Feralpisalò). Aspettando Traorè, il resto l’hanno fatto una condizione fisica finalmente accettabile e lo spirito di sacrificio di tutta la squadra. Solo così si poteva tornare a sognare.