Dopo il “no” dei tifosi a Fabio Cannavaro, De Laurentiis sceglie un tecnico d’esperienza per risollevare i pugliesi.

Il tecnico con il cappellino riparte da Bari. Beppe Iachini è arrivato nel capoluogo pugliese a metà mattinata ed è stato raggiunto al San Nicola dal d.s. biancorosso Ciro Polito. Poco dopo sono state messe le firme sul contratto, in base a un accordo fatto alle 2.30 della notte: contratto di un anno e mezzo per il tecnico di Ascoli e il suo staff, il vice Pavan, il preparatore atletico Tafani e il collaboratore tecnico Mirra. Un’operazione – ufficializzata dal club con un comunicato nel pomeriggio – che costa complessivamente circa un milione di euro al club di Luigi De Laurentiis. Ma una cosa è certa: Iachini era uno dei pochi tecnici, ancora a casa (non allenava da giugno 2022, a Parma), graditi alla piazza barese. Per esperienza, personalità e carisma.

DESTINO— Il cagnaccio (come era chiamato Iachini da calciatore) aveva Bari nel destino. Chissà, magari anche per via del nonno materno, originario della città di San Nicola. Vero è che da tecnico ha debuttato contro il Bari in due occasioni: come timoniere della Sampdoria in campionato (finì 1-1) e da allenatore del Sassuolo (superò i pugliesi nel primo turno di Coppa). Non solo. Il Bari è stato il suo rivale più frequente, dopo il Torino. Lo ha affrontato 16 volte, per vittorie, 6 pareggi e 3 sconfitte. Ma ora i tifosi baresi – che si erano opposti all’arrivo di Fabio Cannavaro perché ex bandiera dei rivali del Napoli – si affidano a lui per cambiare i colori, finora grigi, della stagione.