“Palermo, un mese da dimenticare. Corini resta ancora in sella”, titola la rosea. 

Corini resta al suo posto, almeno per il momento. Il silenzio-assenso della società, come del resto del City Group, ne è la conferma, in linea con la politica del gruppo non incline a esoneri facili. I numeri della crisi però sono lì sul tavolo e saranno analizzati già da questa prima settimana di sosta per capire cosa non ha funzionato tra una pausa di campionato e l’altra.

Perché la discrepanza tra il prima e il dopo nel rendimento è netta: 12 punti in 5 partite, contro i 4 racimolati in sempre in gare, compreso il recupero della seconda giornata con il Brescia. In quest’ultimo mese orribile il Palermo ha fatto registrare anche due sconfitte al Barbera dove ha disputato la maggior parte delle gare, ben 4, proposte dal calendario. Partendo dalla sfida con lo Spezia, terminata con una rimonta rocambolesca con il gol di Stulac al 104’, per finire con un altro brutto ko con il Cittadella.

Nel mezzo le battute d’arresto con il Lecco (ancora in casa) e la Samp a Marassi. Un percorso che ha evidenziato una media di 0,8 punti a partita contro il 2,4 della tranche precedente. I numeri migliorano ancora se si aggiungono anche le tre gare antecedenti alla prima sosta di settembre, nelle quali il Palermo ha conquistato 7 punti, frutto del pareggio di Bari alla prima giornata e di due vittorie con Reggiana e Feralpisalò.