Serie B, Palermo-Sudtirol 0-1: sconfitta e fischi al Barbera

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Se quella di oggi fosse una delle primissime giornate, si potrebbe dire: Palermo, rimandato a settembre.
Ma anche settembre è terminato, e il campionato è ormai entrato nel
vivo. Il Palermo perde in casa contro gli altoatesini del Sudtirol in
una gara in cui i rosanero sono stati assenti, il gioco spezzettato e
impreciso.

Il mini ritiro di Manchester
– giudicando la prestazione di questo pomeriggio – non ha dato i suoi
frutti ma anzi i ragazzi di Corini hanno mostrato ulteriori regressioni.
Con la sconfitta di questo pomeriggio il Palermo entra in zona
retrocessione, occupando la 16esima posizione con 7 punti in 7 giornate:
quattro sconfitte (nelle ultime cinque giornate), due vittorie e un
pareggio. Il tempo, adesso, inizia a non esserci più.

I primi
minuti di gara rispecchiano subito quello che poi sarà l’andamento del
match. I rosanero per i primi 12 minuti faticano a palleggiare,
commettendo tanti errori dalla metà campo in su. Al 13’ si fanno vivi
gli ospiti che con il sinistro di Pompetti dai 30 metri sfiorano la
traversa. 180 secondi dopo prima avvisaglia rosanero: Mateju, dagli
sviluppi di calcio d’angolo, calcia forte a rimorchio ma trova
l’opposizione di Pompetti. Sul recupero palla, il Sudtirol riparte in
contropiede non riuscendosi però a rendersi pericoloso. Subito dopo, al
18’ ancora grande occasione per il Sudtirol: destro dal limite dell’area
di Mazzocchi e Mateju in scivolata salva il risultato.

Ma il gol è
nell’aria e arriva prontamente al 19’: clamorosa papera di Pigliacelli
che tarda il rinvio e calcia sui piedi di Odogwu, il quale è bravo a
pressare e mettere il piede per lo 0-1: gol rocambolesco, ma meritato.
La reazione del Palermo è timida e a intermittenza. Il Sudtirol non si
adagia sugli allori e al 38’ Mazzocchi in scivolata per poco non fa lo
0-2: sul sinistro telefonato di Odogwu l’attaccante si era buttato
anticipando Marconi: bravo Pigliacelli e mantenere la posizione. La
prima frazione di gioco termina tra il silenzio generale del pubblico,
in attesa di una reazione.

Al 46’, appena entrati in campo, subito
un calcio di rigore per il Palermo, ma il dar interviene e lo annulla
subito. Al 57′ ancora Sudtirol, ancora Palermo in difficoltà: Rover
calcia forte e Pigliacelli salva il risultato. Al 71′ Brunori stoppa e
calcia in una frazione di secondo: palla poco alta sopra la traversa.
All’80 Segre illude i 16mila presenti al Barbera con un bel gol, ma
l’arbitro annulla subito per posizione di fuorigioco. L’ultima grande
occasione del match arriva al 94’, penultimo minuto di recupero: Di
Mariano, dopo il destro terrificante di Vido, calcia sulla ribattuta e
colpisce il palo.

Alle 15.56 di un sabato pomeriggio autunnale,
non c’è più tempo: è la quarta sconfitta nelle ultime cinque partite e i
fischi al Barbera sono roboanti. La zona occupata dai ragazzi di Corini
inizia a colorarsi di rosso. Ma a preoccupare, ad oggi, non sono
soltanto i pochi punti ottenuti, quanto la confusione e la pochezza di
idee mostrata in campo in questi ultimi match. Palermo ancora una volta
(quest’anno) bocciato.

Redazione

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Fonte della notizia: gds.it

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