Serie B, Palermo-Cosenza 0-1: Canotto al 91′ affonda i rosa, prima sconfitta stagionale

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La magia di Canotto nel recupero porta alla prima sconfitta
stagionale del Palermo e fa trovare una vittoria, ai calabresi, che
mancava dallo scorso marzo. Ad Ascoli copione inverso, con i ragazzi di
Corini che avevano trovato il guizzo nei sospiri finali rimanendo sempre
lucidi: oggi gli stessi si arrendono tra le mure amiche dopo una timida
prestazione con pochi demeriti ma tanta disattenzione. Un tabellino
finale non veritiero ferma il Palermo a quota dieci dopo sei giornate (e
una partita da recuperare).

I ragazzi di Caserta partono da
subito aggressivi e con tante idee, e lo dimostra la prima conclusione
arrivata dopo appena 120 secondi dell’ex rosanero Tutino che su
distrazione di Mateju calcia e sfiora il gol del vantaggio. E’ di nuovo
Cosenza dopo altri due giri di lancetta prima con Marras, poi con Zuccon
verso la porta di Pigliacelli. La conclusione di quest’ultimo termina
alta di poco meno di un metro.

La risposta del Palermo arriva dopo
poco meno di dieci minuti con una doppia occasione: prima Aurelio col
sinistro trova l’opposizione di Micai, poi Henderson sulla ribattuta
calcia a lato. Si accendono gli oltre 26 mila presenti oggi al Barbera.
Al quarto d’ora il Palermo sembra aver trovato il ritmo e la giusta
mentalità, quando su calcio d’angolo, grazie ad uno schema eseguito alla
perfezione, con il cross di Stulac e il colpo di testa di Aurelio Micai
è impegnato a respingere.

Nei paraggi Brunori non trova il guizzo
giusto per intervenire. Alla mezz’ora si abbassano i ritmi e non ne
giova lo spettacolo. Più falli a centrocampo ed equivoci tattici,
complice anche una temperatura ancora decisamente estiva. Poco prima di
andare a riposo ci riprovano i rosanero: l’azione parte da un tiro-cross
di Di Mariano con Aurelio che prontamente conclude, la palla sbatte su
un difensore del Cosenza e tutti al barbera chiedono il rigore. Non c’è
nulla e si conclude con un nulla di fatto la prima frazione di gara:
meglio il Cosenza i primi dieci minuti, lucido il Palermo a ritrovare
gli equilibri subito dopo.

Al rientro cambia poco e le trame sono
pressoché identiche. Si fanno vivi i ragazzi di Corini al 50’ dopo un
cross di Henderson con Brunori che per poco non centra la porta. In
agguato Di Francesco che ci prova Di Francesco in rovesciata, ma la
palla viene facilmente respinta.

Ad un tratto si sveglia il match e
in due minuti entrambe le compagini hanno due grosse chance per andare
in vantaggio. Prima i rosanero, al 65’ con un contropiede gestito da
Lucioni che serve in dirittura d’arrivo Brunori, l’ex Juventus U23
calcia però centrale dal limite dell’area senza riuscire a mettere in
difficoltà Micai. La risposta degli ospiti è immediata e nell’azione
successiva Mazzocchi colpisce il palo alla destra di Pigliacelli,
rimasto immobile. Sospiro alla Favorita.
Al 70’ è ancora Cosenza grazie ad un perfetto cross dell’ex Rispoli che
trova la testa di Forte: l’attaccante rossoblu costringe Pigliacelli
alla parata in tuffo.

Il Palermo risponde e negli ultimi dieci
minuti alza il baricentro mettendo in difficoltà la squadra calabrese
pur non trovando mai la chiosa finale. Insigne all’84 rientra
centralmente dal limite dell’area e lascia partire un piattone che fa
restare immobile Micai, ma la sfera termina di poco al lato del palo.
Ancora l’ennesimo soffio per i presenti sugli spalti.

Il Cosenza
perde tutte le energie e forze, e gli ultimi dieci minuti di gioco
(compreso il recupero) sono un forcing targato Palermo: pericoloso prima
l’artefice della vittoria ad Ascoli, Mancuso, all’86’ che defilato
lascia partire un tiro potente di poco fuori la destra dell’estremo
difensore ospite. L’improvviso colpo di scena arriva nel momento in cui
l’epilogo dei minuti di recupero sembra essere solo a tinte rosanero. Su
contropiede – nel primo dei sette minuti di recupero – il subentrato
Canotto si accentra e calcia con una traiettoria a giro che nonostante
il tuffo di Pigliacelli è imprendibile.

Il Cosenza, noto per i gol
in extremis, non si smentisce, e si porta in vantaggio nel momento di
maggiore difficoltà. Negli ultimi contrattacchi il Palermo è confuso e
in bambola e dopo 8 minuti il direttore di gara fischia la fine. Cosenza
corsaro di misura al Barbera in una gara divertente (nel primo tempo) e
sporca (nel secondo). Adesso l’impegnativa sfida infrasettimanale
(martedì ore 20.30) al Penzo di Venezia. Passo falso dopo un avvio
incoraggiante, che tuttavia non porta a mettere in discussione il più
che sufficiente avvio dei rosanero.

PALERMO (4-3-3):
Pigliacelli; Mateju, Lucioni, Ceccaroni, Aurelio (46’ Lund); Henderson
(67’ Vasic), Stulac (67’ Gomes), Segre; Di Mariano (76’ Insigne),
Brunori (C.), Di Francesco (81’ Mancuso).

Allenatore: Eugenio Corini

COSENZA (4-2-3-1):
Micai; Cimino (70’ Rispoli), Venturi, Meroni (54’ Sgarbi), D’Orazio
(C.); Zuccon (70’ Viviani), Calò; Marras (85’ Canotto), Mazzocchi,
Tutino (85’ Voca); Forte.

Allenatore: Fabio Caserta

AMMONIZIONI: D’orazio 58’, Segre 90’, Tutino 91’ (fuori dal campo), Canotto 91’

RETI: 91’ Canotto

Redazione

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Fonte della notizia: gds.it

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