Palermo, Mirri: «Chi resta a casa a guardare le ‘strisciate’ non ha diritto di criticare la squadra»

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Intervenuto a margine dell’evento organizzato dalla Lega Pro “Fate
amicizia con Carlo – La Sicilia si mette in ascolto”, in pellegrinaggio
con Beato Carlo Acutis, Dario Mirri ha rilasciato le seguenti parole:

«È importante ospitare questo evento per Palermo. È l’ennesimo segno di
attenzione da parte delle istituzione per la città di Palermo. Il
Palermo è parte della città. È importante sostenere temi non solo legati
al calcio, può essere un elemento di valore. Foggia? Mi ha fatto
arrabbiare moltissimo la sconfitta, io sono il più arrabbiato di tutti
visto il ruolo che ho. È arrabbiato anche Baldini, come i giocatori e
qualsiasi giocatore. È chiaro che c’è poco da commentare, dobbiamo
rialzarci al più presto, inutile parlare servono i fatti».

«Problemi in trasferta? Sicuramente il nostro problema è sotto gli occhi
di tutti. È chiaro che io vorrei vincere sempre, non sono soddisfatto
neanche del pareggio col Messina. Fuori casa la fragilità della squadra
dal punto di vista caratteriale, perché ieri non c’è stata una
differenza tecnica. Non bisogna arrendersi, chi si arrende è perso senza
combattere siccome noi vogliamo combattere e chi è pronto a combattere
resta con noi e alla fine si può vincere».

«Morale della squadra? Ogni sconfitta fa male al morale e alla
classifica, è normale. Il morale si risolleva, perché bisogna lottare e
dobbiamo lottare proprio come i tifosi che ci hanno raggiunto ieri a
Foggia che voglio ringraziare, così come ringrazio i 5mila tifosi che
vengono ad ogni partita al Barbera. Baldini vorrebbe abbracciare i
giocatori, io vorrei abbracciare i tifosi e ringraziarli. Ieri la curva
nord 12 era con noi, in casa c’è sempre anche l’inferiore, c’è un
sostegno da parte degli ultrà che deve trascinare tutti gli altri. Io
credo che il diritto alla critica sia sacrosanto per chi combatte, per
chi non combatte, resta a casa sul divano a tifare le strisciate non ha
neanche il diritto di criticarci».

«Cessione Società? Nessuno sviluppo in particolare, continuiamo a
lavorare tra mille ostacoli, contenziosi ecc. Ripeto che l’obiettivo è
quello di combattere per arrivare all’obiettivo. Il Palermo esiste,
esisterà a prescindere da Mirri o non Mirri. Quello che abbiamo iniziato
è solo l’avvio di un processo virtuoso però sempre con la voglia di
fare da parte di tutti e senza demolire».

Redazione

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Fonte della notizia: ilovepalermocalcio.com

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