Mancini: “Catania in campo grazie a me. Progetto? Confermo Perinetti”

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Credo in un grande progetto, non soltanto sportivo”. Sono queste le prime parole da proprietario del Calcio Catania di Benedetto Mancini, che ha ‘salvato’ il ramo sportivo del club: “Stasera il Catania gioca grazie a me. E lo
dico senza presunzione, è la verità. Tutti dobbiamo essere attori:
soprattutto i tifosi, perché una società di calcio vive dei tifosi”.

Nella conferenza di presentazione della nuova società – la Football Club Catania 1946
– ha svelato le sue idee. Una “società importante, con una squadra
vincente e con una base solida che possieda risorse economiche e
tecniche, avendo sempre un ricambio di giovani che vengono addestrati e
inseriti”. Proprio sulle giovanili, Mancini ha aggiunto che “ogni comune della provincia di Catania che deve avere una scuola calcio, dove la società sarà completamene assistita da noi sul piano logistico, sanitario e tecnico”.

L’imprenditore ha detto alcuni dettagli economici: “Tra acquisizione, pagamento dei debiti sportivi e sviluppo nei due anni, il piano si sviluppa intorno ai 15 milioni. Ci
saranno le mie risorse e altro, ma l’idea principale è che sarà
alimentato dalle iniziative fatte in città conoscendo sponsor tecnici
importanti che possano aiutare e credano in noi”.

Una società che avrà anche nuovi protagonisti: “Inserirò figure che
possono soltanto fare bene a Catania, vi confermo il nome di Perinetti, ieri sera è stato uno dei primi a complimentarsi con me. È uno con 40 anni di lavoro alle spalle, una garanzia per tutti”. Ma Pellegrino,
direttore dell’area tecnica, rimarrà: “Gli ho detto che se si vuole
dimettere, le dimissioni gliele respingo. Sarebbe una tutela anche per
lui per crescere con Perinetti, scaricando un po’ di tensioni”.

E, infine, sulle scorse aste: “Non ho partecipato alle prime perché faccio l’imprenditore: preferivo mettere 500 mila euro che un milione.
Ho messo un pacchetto da risparmiare e il Tribunale è riuscito ad
andare avanti con l’esercizio provvisorio attraverso la mia
manifestazione d’interesse”.

“La seconda asta deserta? Dopo il mio errore nell’invio della PEC sono andato avanti serenamente
a testa alta perché sapevo di non avere fatto niente di proposito. Il
Tribunale giustamente ha i suoi tempi, agendo sempre a tutela del
Catania Calcio”.

Redazione

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Fonte della notizia: stadionews.it

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