Catanzaro, Vivarini: “Squadra si è spenta quando serviva il carattere”
La sconfitta casalinga odierna del Catanzaro contro il Monterosi
Tuscia mette una pietra tombale sopra le speranze dei giallorossi di
recuperare il Bari, oramai lanciato verso la Serie B e compromette anche
il cammino delle Aquile, ora non più così certe del secondo posto,
visto che il Monopoli è a -1 e deve anche recuperare una gara. In sala
stampa arriva il commento di mister Vincenzo Vivarini, come raccolto dai colleghi di UsCatanzaro.net: “Quando
si perde c’è molta amarezza sia da parte mia che dei giocatori.
L’abbiamo approcciata bene. Nel primo tempo siamo stati giusti come al
solito. Negli ultimi dieci minuti avevo percepito mancanza di
convinzione e di cattiveria. Abbiamo iniziato a sbagliare qualcosa di
troppo e perdere campo. Siamo venuti meno sotto l’aspetto caratteriale.
Abbiamo preso un po’ di vigore dopo aver pareggiato. C’eravamo
affievoliti sotto l’aspetto della preparazione della partita. C’era da
spingere e ho voluto dare minutaggio a Rolando. Abbiamo provato a
mettere tre attaccanti per cercare di vincerla. Non avevo fatto
riscaldare De Santis e c’era l’urgenza di fare il cambio e volevo dare
qualità. Il gol che abbiamo preso viene dal duello aereo tra Ekuban e
Cinelli. Fazio ha un problema muscolare non al ginocchio. Noi non
abbiamo regalato il primo tempo. Abbiamo avuto diverse situazioni per
fare gol. Il Monterosi si riproponeva ma noi abbiamo cercato di
ribattere. La prima mezz’ora la squadra era giusta. Stiamo avendo delle
difficoltà in difesa. Martinelli è diversi mesi che non gioca. Al di là
dell’aspetto tecnico, di questa gara devo analizzare l’aspetto mentale
perché la squadra mi si è spenta quando dovevamo tirare fuori il
carattere. Oggi si è cambiato diversi uomini per dare motivazioni a
tutti. Il calcio è fatto di determinazione, cattiveria, motivazione e
stanno mancando. Oggi si è perso lo spirito di gruppo che ti permette di
vincere queste partite. Adesso ci deve scattare la rabbia perché la
sconfitta di oggi non si accetta. Oggi per assurdo il Monterosi aveva
più fame di noi“.
Tuscia mette una pietra tombale sopra le speranze dei giallorossi di
recuperare il Bari, oramai lanciato verso la Serie B e compromette anche
il cammino delle Aquile, ora non più così certe del secondo posto,
visto che il Monopoli è a -1 e deve anche recuperare una gara. In sala
stampa arriva il commento di mister Vincenzo Vivarini, come raccolto dai colleghi di UsCatanzaro.net: “Quando
si perde c’è molta amarezza sia da parte mia che dei giocatori.
L’abbiamo approcciata bene. Nel primo tempo siamo stati giusti come al
solito. Negli ultimi dieci minuti avevo percepito mancanza di
convinzione e di cattiveria. Abbiamo iniziato a sbagliare qualcosa di
troppo e perdere campo. Siamo venuti meno sotto l’aspetto caratteriale.
Abbiamo preso un po’ di vigore dopo aver pareggiato. C’eravamo
affievoliti sotto l’aspetto della preparazione della partita. C’era da
spingere e ho voluto dare minutaggio a Rolando. Abbiamo provato a
mettere tre attaccanti per cercare di vincerla. Non avevo fatto
riscaldare De Santis e c’era l’urgenza di fare il cambio e volevo dare
qualità. Il gol che abbiamo preso viene dal duello aereo tra Ekuban e
Cinelli. Fazio ha un problema muscolare non al ginocchio. Noi non
abbiamo regalato il primo tempo. Abbiamo avuto diverse situazioni per
fare gol. Il Monterosi si riproponeva ma noi abbiamo cercato di
ribattere. La prima mezz’ora la squadra era giusta. Stiamo avendo delle
difficoltà in difesa. Martinelli è diversi mesi che non gioca. Al di là
dell’aspetto tecnico, di questa gara devo analizzare l’aspetto mentale
perché la squadra mi si è spenta quando dovevamo tirare fuori il
carattere. Oggi si è cambiato diversi uomini per dare motivazioni a
tutti. Il calcio è fatto di determinazione, cattiveria, motivazione e
stanno mancando. Oggi si è perso lo spirito di gruppo che ti permette di
vincere queste partite. Adesso ci deve scattare la rabbia perché la
sconfitta di oggi non si accetta. Oggi per assurdo il Monterosi aveva
più fame di noi“.
