Giornale di Sicilia: “Baldini, City e Brunori… Corini: ‘Il Palermo può tornare a sognare in grande’”
“Baldini, City e Brunori… Corini: «Il Palermo può tornare a sognare in grande»”, titola il Giornale di Sicilia.
Arrivò al Palermo nella stagione 2003-2004, dal Chievo. Al club veneto andarono, in cambio, Santana e Stefano Morrone più un conguaglio economico. Quella tra Eugenio Corini e il club rosanero è stata una storia d’amore sincera, fedele. Il centrocampista è stato «adottato» dalla città e dai tifosi, ricevendo un affetto senza confini. Quaranta presenze nell’anno della promozione, ben 12 reti, con la fascia da capitano al braccio. Poi tre stagioni in serie A con i rosa, l’ultima (2006-2007) con 10 reti in 27 partite, capocannoniere della squadra.
La sua avventura con la casacca rosanero termina l’8 giugno del 2007 per delle incomprensioni con la società. Torna da allenatore il 30 novembre del 2016 e si dimette però 2 mesi dopo, nel dicembre del 2017. Oggi Corini parla del suo passato in rosanero svelando alcuni retroscena del suo addio. Un giudizio sull’operato di Baldini, il suo allenatore per qualche mese nel 2003, e l’ingresso di City Group nel capoluogo. L’amore per Palermo e per i palermitani, l’ex centrocampista si è raccontato a 360°.
Ha seguito il Palermo quest’anno? Cosa pensa del lavoro di Baldini, suo allenatore nel 2003?
«A volte il calcio nel tempo ti ridà tante cose che magari non sei riuscito a prendere. Lavorammo insieme nell’anno della promozione e fu esonerato, tanti anni dopo ha fatto un lavoro spettacolare riprendendosi quello che tanti anni fa non era riuscito ad ottenere. È stata una promozione incredibile. Ho seguito soprattutto le partite dei playoff, ma da marzo e la squadra ha raggiunto una condizione fisica e mentale pazzesca, arrivando ai playoff molto bene, ha trovato un’identità. Ha superato gli avversari forti, arrivando in fondo con grande merito e con il supporto straordinario del pubblico. Rivedere il Barbera pieno è stata la cosa più bella in assoluto. Complimenti ai giocatori, ai tifosi ea tutta la società per avere raggiunto una categoria importante come la Serie B».
Qual è stato il suo rapporto con Baldini in quei mesi?
«È stato un rapporto molto importante, abbiamo lavorato bene insieme e mi è dispiaciuto molto quando fu esonerato per delle problematiche legate al rapporto con il presidente Zamparini. Sono contento per lui che ha raggiunto questo traguardo. Il Palermo ha avuto qualche problema nella stagione regolare e nessuno si aspettava che possa raggiungere la promozione già quest’anno. Sono felice per lui perché lo meritava, ma in generale per tutta Palermo» […].
Brunori può fare bene anche in Serie B, quanta differenza c’è davvero tra le due categorie, nonostante i numeri da recordo dell’attaccante?
«Brunori è un giocatore che mi piaceva già quando giocava in Serie B con l’Entella, anche se non era mai riuscito a fare tanti gol. Era un giocatore fastidioso perché si muoveva bene in profondità e sapeva legare il gioco. Si capiva che aveva attitudine a fare gol e quest’anno secondo me ha dimostrato tanto, perché fare così tanti gol in Serie C non è mai facile. Per me è pronto a farli anche in una categoria superiore. Lo farà con grande entusiasmo, è stato confermato in una squadra importante per le sue caratteristiche tecniche, atletiche e mentali ed è pronto per fare benissimo anche in Serie B».
Il Palermo sarà solo una squadra satellite di City Group oi tifosi possono sognare in grande?
«Per me è sempre importante capire da dove vieni, da dove arrivi. E in un momento di grande difficoltà come lo ha vissuto il Palermo bisogna fare solo i complimenti a Mirri e a chi ha diretto la società in questi anni. È stato due anni in C ed era il minimo sindacale poi per arrivare in Serie B. Il presidente è rimasto in società e questo è un aspetto molto importante. City Group darà solidità e stabilità alla società. Bisogna farli lavorare, di conseguenza. È fondamentale dare stabilità e se Mirri ha scelto loro significa che sono in grado di dare questo al Palermo. È la scelta più giusta» […].