Mirri: “Il Palermo non sarà come quello di Barbera o Zamparini. Basi solide grazie al City”
Lunga intervista a Dario Mirri, presidente del Palermo, sulle colonne del Corriere dello Sport in cui si tratteggiano gli obiettivi per il futuro a cominciare dalla sinergia con il Manchester City: “Palermo è una grande opportunità, sono andato in giro a raccontarla e il City Group è la migliore società produttrice di calcio al mondo. Ferran Soriano, l’ad, è un uomo del Mediterraneo, conosce Palermo meglio di tanti palermitani. Siamo la quinta città italiana, riferimento di almeno mezza regione, la Sicilia occidentale e le potenzialità inespresse sono enormi. Dall’accademia che vogliamo creare all’internazionalizzazione della squadra e del marchio. Lo abbiamo spiegato e il City ha capito. L’ambizione, o il sogno se si preferisce, è tornare in Serie A e naturalmente per rimanerci, perché non c’è nulla di peggio che salire e poi ricadere. Niente squadre ascensore come ai tempi di mio zio Renzo Barbera negli anni settanta. Né vogliamo essere la società meravigliosa di Zamparini che si basava sull’intuito del proprietario e su scelte tecniche azzeccate, ma non aveva fondamenta. Un grande sogno senza basi solide diventa un incubo. A prescindere da Dybala, Pastore, Cavani che vanno e vengono, ci vogliono pilastri stabili. – continua Mirri – Di piano industriale parlano tutti, lo so. però il City ha dimostrato che risultati costruiti nel tempo diventano stabili. In meno di vent’anni ha raccontato una storia di successo. È ciò che si spera accada per tutte le squadre del gruppo, di sicuro deve valere per il Palermo. Il Manchester City nel 1999 era sostanzialmente come il Palermo. Guardatelo ora”.