Palermo, il punto con il Pisa che riaccende gli animi ma la strada resta in salita
E lo confermano i 3 gol dei toscani, con i quali i rosanero arrivano a
ben 15 reti incassate in campionato. La squadra di Corini ha adesso la
seconda peggior difesa del campionato assieme a Pisa e Venezia e dietro
solo al Como, che contro il Modena ha preso 5 gol, mentre sono 19 quelli
presi in stagione.
Insomma se qualcosa il Palermo ha fatto vedere in fase offensiva, il
reparto arretrato continua clamorosamente a lasciare voragini a volte
inspiegabili. Le 2 azioni che hanno portato nel secondo tempo alla
rimonta, sono state pure abbastanza scolastiche, per così dire, ma
Bettella e compagni ugualmente si sono fatti bucare. Un problema di
reparto, piuttosto che mentale. Anche perché dopo il gol del 3-1 firmato
da Elia ì rosanero avevano continuato ad attaccare. Poi abbassarsi era
normale, ma evidentemente questa squadra non è ancora pronta per
soffrire per lunghi tratti di gara nella sua metacampo. Se lo fa, prima o
poi il gol arriva. In avanti, come detto, le cose sono invece
migliorate. Nel primo tempo, a parte le azioni dei due gol, bisogna ammettere che il Palermo ha fatto poco o nulla.
Ma
la transizione che ha permesso a Di Mariano prima e ad Elia poi, di
trovare la via della rete, è stata proprio quella chiesta da Corini da
inizio anno: verticalità immediata e ricerca della profondità. Così
prima Brunori vince un duello aereo e favorisce l’inserimento di Di
Mariano (che risponde alle critiche con i fatti) e poi, sempre l’ex
Juventus, sfodera un filtrante perfetto ad Elia che a due passi dalla
porta non poteva sbagliare. Il frangente migliore della gara, è
rappresentato però da quei primi 20’ del secondo tempo: arrembanti,
dominanti, intensi. Il Pisa aveva gettato la spugna e il Palermo era in
controllo del match, trovando pure la terza rete di giornata, la seconda
per Elia. Poi la rimonta, che ha lasciato l’amaro in bocca.
Un
punto che non serve a niente in termini di classifica (il Palermo resta
incollato alla zona playout) ma che dà nuova linfa in vista delle
prossime gare. Se non altro perché la squadra ha dimostrato di
saper essere aggressiva e di lottare su ogni pallone. Poi si sa che
quando il momento non è buono, tutto gira contro. E il palo di Vido al
tramonto del match ne è stata la conferma. Un grido spezzato in gola, ma
il pubblico ha ugualmente apprezzato. O almeno una parte, visto che al
termine del match non tutti hanno applaudito la squadra. Qualcuno, è
ancora troppo istintivo.
Applausi dalla Curva Nord,
dove Corini e i suoi ragazzi sono andati dopo il fischio finale. Ma non
prima di essersi confrontati a centrocampo, disposti in cerchio, come a
voler dire: “Noi siamo uniti, noi siamo una famiglia”. Prossimo step,
il Cittadella. Ancora in casa, ancora con l’obbligo dei 3 punti.