La Repubblica: “Palermo protagonista al mercato di gennaio: in arrivo tre colpi di alto livello”
Il Palermo pensa ai rinforzi in vista del mercato di gennaio.
“Quando la spingi in avanti lasci dietro scoperto e quando cerchi di essere più solido in difesa, costruisci di meno. Manca l’equilibrio sul quale Corini sta lavorando nel tentativo di individuare i punti da consolidare per una identità forte e lo sviluppo degli schemi, mantenendo qualità e coraggio visti di recente. Gomes è diventato intoccabile e determinante nel far girare la manovra e nel riprendere l’iniziativa. Stulac, insomma, ha tutto il tempo per entrare in piena forma. Segre mostra attitudine all’inserimento e non si discute malgrado i suoi alti e bassi. Saric è indietro ma nessuna preclusione sul suo apporto per l’avvenire.
Problemi sulle fasce. Mateju a Cosenza non ha offerto una grande prestazione ma in precedenza è stato fra i più solidi. E a destra ci sono anche Buttaro e Accardi. Incertezze, invece, a sinistra con Sala (qualche infortunio ne ha limitato il rendimento), con Devetak che non riesce a convincere e con Crivello la cui esperienza non viene messa in discussione, ma che non è più il ragazzino di un tempo. Ecco il perché di profonde valutazioni sulla rosa. Intanto, tra i centrali, Bettella con Marconi out, avrà una nuova opportunità per tranquillizzare il tecnico. Una delle ultime? Sostituto di Elia cercasi. In avanti, non esiste alternativa a Valente, da qui la necessità di un rinforzo.
Di Mariano, che adesso gioca più vicino a Brunori, fornisce una maggiore assistenza e non c’è dubbio che la squadra sia migliorata. E Brunori, sempre più a caccia di primati, ha saltato solo quattro minuti, uno contro il Genoa e tre con il Parma: impossibile toglierlo, motivo per cui, oltre a Vido, più di tutti soffre Soleri che, per Corini, è attaccante centrale. Il Palermo, dunque, sarà protagonista al mercato di gennaio per migliorare il gruppo con alcuni colpi, minimo due o tre, di livello alto. Ma prima bisogna chiarirsi ulteriormente le idee e scoprire cosa si riuscirà a fare fino a dicembre. Poi, si tireranno le somme”, scrive La Repubblica.