Il capocannoniere sfida la Reggina di Inzaghi, uno che di gol ne
faceva proprio tanti e di ogni tipo. La doppietta di Ascoli è nuova
benzina sul fuoco che arde in Matteo Brunori e cancella persino il terzo
rigore stagionale sbagliato (che si era comunque conquistato). E’
tornato in vetta alla classifica dei bomber agganciando Cheddira, ha
aggiornato i suoi record che brillano soprattutto per la continuità
delle prestazioni: Brunori segna consecutivamente almeno un gol al mese
da un anno esatto.
Gli mancava gennaio, e nel 2023 ha coperto subito il vuoto con le
reti di Perugia e al Del Duca; considerando anche la sua tripletta di
Coppa, ha toccato quota 15 in stagione, quanti Osimhen per intenderci;
nella graduatoria all time del Palermo è salito al 6° posto nella
generale (44 reti da quando indossa la maglia rosanero) e 7° in quella
relativa ai soli gol in campionato, vicinissimo a Di Maso e Troja che lo
precedono; se al Barbera da qualche tempo fa fatica (ultima rete su
azione al Genoa in settembre), è spaventosa la sua prolificità fuori
casa. Matteo ha messo a referto 8 reti nelle ultime 7 trasferte,
segnando sempre tranne che a Brescia. Infine, il primato relativo alle
presenze consecutive, anche questo di non poco conto: Brunori gioca da
72 partite consecutive, ovvero da quando il Palermo lo ha acquistato.
Qualche volta (l’anno scorso) è partito dalla panchina per turn over e
poi è subentrato, quest’anno sempre titolare.
E come si potrebbe escludere un giocatore che offre tali garanzie e
che, nel frattempo, è diventato anche capitano ed uomo simbolo della
squadra? Tanto da avere compreso lo spirito della città per cui gioca e
avere rispetto dei suoi grandi predecessori del passato: non a caso,
Matteo ha dedicato la vittoria di Ascoli a Vito Chimenti, idolo rosanero
di fine anni ’70, scomparso domenica scorsa. Brunori sarà l’alfiere di
un Palermo corroborato da un mercato oculato. Dopo il rifacimento quasi
totale di agosto (15 nuovi innesti), adesso c’era solo da correggere
alcune sbavature proprio nel periodo in cui la squadra, deludente nel
primo terzo di campionato, è cresciuta fino a restare imbattuta da fine
novembre. Con la Reggina domenica (già venduti 5.000 biglietti) sarà il
primo test per capire se l’alta quota può far girare la testa alla
Corini band: il Palermo gioca con la chance di entrare più nettamente
nel lotto play off e con un Brunori in piena fiducia.