“Tutino bomber del Sud. Palermo ha i gol per la A”, scrive il Corriere dello Sport.
È il bomber del Sud. Napoletano verace, cresciuto allenandosi con
Higuain e Mertens, ha sempre trovato terreno fertile per il suo estro
giocando con le squadre meridionali. Si rivelò a Cosenza, portandolo con
i suoi gol (20 in due anni) prima in Serie B e poi alla salvezza;
quando ha provato a volare più alto, le esperienze di Verona e Empoli
non sono andate come sperava, e per rilanciarsi scelse Salerno
(2020/21).
Altra promozione da cannoniere della sua squadra (con 13 reti), ma
altro ritorno in B, stavolta a Parma, piazza eccellente in cerca di
rilancio. Risultato? Così e così, 7 reti in un anno e mezzo prima di
sentirsi attratto dal Palermo che bussava alla sua porta. Gennaro non ci
ha pensato un attimo, ha accettato una formula che dipende molto dal
suo comportamento (prestito con obbligo di riscatto condizionato) e
adesso è il momento di fare la differenza.
Col Modena è arrivato finalmente il gol che lo può sbloccare ma non
solo quello: il suo movimento, come prima quello di Brunori, costituisce
una delle novità tattiche di maggiore rilievo nello spartito di Corini.
Tutino non è certo un attaccante stattico, viene indietro a giocare
palla, lascia a Soleri l’occupazione d’area, lui svaria per aumentare
l’imprevedibilità e favorire gli inserimenti dei centrocampisti.