Reggina, dure accuse al club nelle motivazioni del TFN sulla penalizzazione
Il Tribunale Federale Nazionale ha reso note le motivazioni per le quali la Reggina è stata penalizzata di tre punti in classifica in seguito al mancato pagamento delle quote Irpef ed Inps di febbraio. Mentre il club amaranto si fa forte e impugna le decisioni imposte dal Tribunale ordinario di Reggio Calabria, quello Federale spiega come tutta la vicenda nasca dalle inadempienze dei dirigenti proprio nel momento in cui hanno richiesto di aderire al decreto Salva Aziende. L’accusa sottolinea infati come il club avrebbe dovuto immediatamente mettere in chiaro che in quanto società sportiva era soggetta anche alle norme federali e omettendolo, ha di fatto dato il via a questa sorta di domino che l’ha portata oggi nella situazione attuale: “La società deferita – si legge nel dispositivo del TFN – avrebbe dovuto ab origine rappresentare alla autorità giudiziaria di essere soggetta anche all’ordinamento sportivo e alle sue regole. Così non facendo, essa ha indotto l’autorità giudiziaria a considerare quella domanda come proveniente da una società appartenente al solo ordinamento statale, con la conseguenza di aver comportato una trascuranza delle regole dell’ordinamento sportivo e, quindi, di avere provocato e causato il “factum principis” successivamente dalla medesima invocato quale esimente”.