La spinta dei tifosi per provare a centrare l’obiettivo play-off. In
tremila hanno abbracciato il Palermo che, ieri pomeriggio, allo stadio
Barbera ha svolto una seduta pomeridiana a porte aperte. Il pubblico,
come sempre, ha risposto presente all’invito della società incitando la
squadra in vista delle ultime due gare che attendono la formazione di
Corini. Prima c’è la trasferta di Cagliari, in programma sabato, poi il
march interno col Brescia di venerdì 19che chiuderà la regular season.
Grandi e piccini. tante le famiglie con bambini, hanno trasmesso la loro
energia con passione per l’intero allenamento. Un’euforia che ha
riportato alla memoria l’entusiasmo visto nello scorcio finale della
passata stagione e poi per gli interi play-off che hanno consentito i
rosanero a conquistare la promozione in Serie R.

Brunori e compagni hanno lavorato sotto gli occhi attenti dello stato
maggior del club di viale del Fante. In tribuna. infatti, erano
presenti il presidente Mirri. l’amministsatore delegato e direttore
generale Gardini e il direttore operativo Barresi, oltre a Bigon, da
gennaio consulente tecnico del City Group, mentre il direttore sportivo
Rinaudo ha preferito seguire il tutto dalla zona del tunnel che porta
agli spogliatoi. Tra i più acclamati dal pubblico il numero uno
rosanero, Mirri, che si è prestato a selfie e autografi con i tifosi, ma
anche a cantare con loro il celebre coro «Cosa importa se, ora sei
fallito, noi restiamo insieme, noi ci siamo ancora, questo è garantito»,
che ha accompagnato l’intera stagione della rinascita del Palermo
nell’estate 2019.

Tra i più applauditi tra i giocatori sicuramente capitan Brunori, che
sarà però assente per squalifica contro i sardi, Soleri e Tutino, con
quest’ultimo autore di cinque gol nel test con l’Under 17 che hanno
strappato scroscianti applausi da parte del pubblico, che ad ogni
singolo gol ha esultato in maniera decisa (per la cronaca il test è
finito 12-0, 0ltre al pokerissimo di Tutino, doppiette di Vido e Soleri.
gol di Broh. Graves e Brunori). Peccato, per via dell’alto numero di
presenze, non sia stato possibile garantire le misure di sicurezza per
il saluto ravvicinato con i tifosi che era in programma.