L’unica cosa che possono pretendere i tifosi (soprattutto lo zoccolo
duro dei 18-20 mila che non ha mai abbandonato il Palermo) è la
chiarezza sui programmi. Finora, appunto, c’è stato silenzio da parte
della proprietà, ma da quello che filtra in settimana potrebbe esserci
un confronto con la stampa per fare un bilancio del campionato appena
finito e per compiere un’«escursione» sui programmi per la prossima
stagione.
Sia che si proferirà verbo, sia che continuerà il silenzio, quello
che conta è che dal 19 agosto in poi – quando le squadre si
riallineeranno per la nuova Serie B – ci sia un nuovo gruppo che abbia
il nerbo e la qualità per andare in Serie A. Nel dopo partita con il
Brescia, Corini è stato tranchant, sottolineando che le promozioni più
recenti sono arrivate con la squadra in cui giocava lui e con quella
allenata da Iachini. Ci vuole poco per ricordare chi c’era in quelle due
formazioni. Ecco, è questo quello che deve fare il City. Costruire una
squadra forte. Poi spetterà a Corini pilotarla in A. Senza più alibi.