“Stavolta il fischio dell’arbitro è triplice. Non ci sarà un altro tempo come nel 2016. Finisce così con Spezia, il mio posto nel mondo… E pensare che quando è stato promosso in Serie A, ho fatto di tutto per tornare decidendo di lasciare l’Inter (si l’Inter…) per dare il mio contributo alla causa. Mi sono sentito come quel figlio che torna a dare una mano a casa dopo l’università. Sono sempre stato animato dalla consapevolezza che in questo posto incantato si potessero fare grandi cose e per un po’ di tempo ho avuto ragione. Nel tornare ho sfidato il pregiudizio e il ghigno di tanti che pensavano fossi matto (“ma dove vai? Vedrai che retrocedono subito!”) e invece per tre anni abbiamo fatto quello che nessuno mai aveva fatto. Ci abbiamo creduto, abbiamo lottato e contro tutto e contro tutti e ci siamo riusciti. Purtroppo, il “miracolo” non si è ripetuto quest’anno. È dura da mandar giù ma è successo e bisogna prenderne atto. Il calcio, come la vita, è fatto di salite e discese, di bei momenti e delusioni. Il campo ha parlato ed è il giudice più imparziale che esista. Occorre trarne insegnamento e ripartire. Non mi dilungherò nello scrivere i motivi di questo addio. E’ sufficiente dire che non ci sono più le condizioni per proseguire. Personalmente ringrazio i miei compagni di viaggio che come me hanno anteposto i propri interessi alla causa comune, sacrificando tempo, affetti e denaro per i colori dello Spezia. Avrei voluto salutare tutti uno ad uno ma mi sarà impossibile. Spero che questo messaggio venga letto da quelli a cui voglio bene e che me ne vogliono. Andemo fanti!”. Questo il messaggio, via Facebook, di Francesco Visci, ex direttore organizzativo dello Spezia, in predicato di passare al Palermo.