Palermo, Le Douaron sogna il bis al Barbera per trasformare i fischi in applausi

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Un gol e un assist nelle ultime due partite, insieme a una sensazione diffusa di essere più nel vivo del gioco: la strada per prendersi il Palermo è ancora lunga, ma i primi segnali lanciati da Le Douaron lasciano ben sperare per un futuro in cui l’ex Brest, pagato 4 milioni di euro, è necessariamente chiamato a occupare un ruolo di primo piano. Con il Bari toccherà di nuovo a lui: Dionisi ad oggi lo vede di più rispetto a Brunori ed Henry, ma il numero 21 dovrà confermare di essere in crescita e soprattutto conquistare quel Barbera che contro il Catanzaro lo ha fischiato al momento della sostituzione. Al Mapei ha trovato il primo gol in campionato, facendosi trovare al posto giusto sul calcio d’angolo di Ranocchia: la sua esultanza è stata contenuta, probabilmente dettata dalla consapevolezza che c’è tanto lavoro da fare e che la priorità è far riemergere i rosa dall’abisso, ma essersi sbloccato può dare a Le Douaron quella scossa psicologica che nei primi mesi a Palermo non è mai arrivata.

Negli ultimi 180’ l’ex Brest è finalmente riuscito a cancellare lo zero alla voce gol e assist (sua la spizzata per l’1-1 di Nikolaou con il Catanzaro), dopo che nelle gare precedenti aveva lasciato il segno solo in minima parte: velocità e tecnica non mancano, ma il gap fisico con i difensori della Serie B è apparso piuttosto evidente così come la sofferenza sui raddoppi di marcatura. Dionisi lo ha impiegato in tutti i ruoli dell’attacco e con tutti i moduli possibili, ma la scintilla è scoccata solo ora: per salvare la panchina del tecnico, nonché la stagione dei rosa, serviranno i suoi gol.
La sua conferma dal primo minuto con il Bari appare pressoché scontata, anche per fargli acquisire maggiore fiducia. Difficilmente troverà un ambiente favorevole, visto che la contestazione è più aperta che mai e che la scelta più contestata riguarda proprio l’accantonamento del suo pari ruolo Brunori: il compito di Le Douaron sarà incrementare quanto prima il proprio bottino realizzativo, così da convincere la piazza che i 4 milioni spesi in estate non erano esagerati. Contro i pugliesi il ritorno al 4-3-3 è una possibilità concreta, visto che la coperta non è più corta nel ruolo di terzino destro. La difesa dovrebbe essere quella che finora ha dato più certezze, con Baniya e Nikolaou al centro e Diakité e Ceccaroni sulle fasce; a centrocampo si torna al terzetto tutto corsa e fantasia composto da Segre, Ranocchia e Verre, mentre in attacco ad agire ai fianchi di Le Douaron dovrebbero essere Insigne a destra e Di Francesco a sinistra. Brunori e Henry si candidano come opzioni in corso d’opera, sperando di trovare quei guizzi che finora la panchina non ha quasi mai dato (l’ultimo gol di un subentrato è quello di Insigne al Südtirol il 30 settembre), mentre Gomes va verso un nuovo forfait a causa del fastidio muscolare accusato alla vigilia del Sassuolo.

Redazione

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Fonte della notizia: gds.it

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