Il Palermo non vuole proprio saperne di decollare e ricade nei soliti errori. La sconfitta contro la Carrarese – evidenzia Paolo Vannini sul Corriere dello Sport – ha ulteriormente evidenziato i limiti di una squadra che, considerata una delle favorite per la promozione, sta invece dimostrando di non essere in grado di competere per il vertice.
Il problema principale resta l’attacco: il Palermo è rimasto a secco in 7 delle 16 gare giocate, un dato allarmante per una squadra con ambizioni di alta classifica. Se da un lato la difesa si conferma solida (terza migliore del campionato), dall’altro gli errori individuali, come quello che ha portato al gol di Shpendi a Carrara, continuano a pesare in termini di punti persi.
I giocatori che dovrebbero fare la differenza non stanno rendendo come previsto – continua Vannini -, mostrando discontinuità persino all’interno della stessa partita. Gli acquisti estivi, scelti per rinforzare un gruppo che l’anno scorso aveva raggiunto le semifinali playoff, stanno deludendo. La qualità, tanto attesa, resta un miraggio.
A complicare la situazione c’è un evidente problema di carattere. Il Palermo alterna prestazioni autorevoli, come quella contro lo Spezia, a gare opache e incerte come quella contro la Carrarese. Questa altalena di motivazioni rende difficile credere in una reale solidità della squadra.