Presidente Mirri: “CFG è venuto a Palermo per portarlo in serie A. Brunori? caso chiuso, ci porterà in A…”
Lunga intervista a La Repubblica del presidente del Palermo Dario Mirri che ha affrontato tante tematiche sul attuale situazione dei rosa:
“Nel Palermo la parte tecnica è sicuramente scissa da quella operativa e del business e la parte tecnica fa riferimento ad allenatore e direttore sportivo. Professionisti come Corini e Rinaudo non sono in discussione, ma sono in discussione i risultati che non sono arrivati. Né il primo anno, dove comunque l’obiettivo minimo era la salvezza, né il secondo quando non siamo riusciti a superare il Venezia.
Corini e Rinaudo avevano entrambi il contratto in scadenza e allora si è deciso di non rinnovarlo e di cercare nuove persone e nuove energie.
De Sanctis e Dionisi sono due persone che ho avuto modo di conoscere e apprezzare. Dal punto di vista professionale parla il loro curriculum, ma quello che mi ha impressionato è la loro voglia di vincere a Palermo.
Dionisi, nonostante quello che di buono ha già fatto in carriera, ha la grinta per crescere in un ambiente che fa calcio ai massimi livelli. Palermo è eccellenza assoluta e loro sono molto convinti della scelta fatta. L’obiettivo è migliorare la qualità delle prestazioni. Gli errori del passato devono servirci per migliorare. Non possiamo arrivare nuovamente sesti al termine della stagione regolare ma dobbiamo migliorare il nostro piazzamento.
Il City Football Group è venuto a Palermo per portarlo in serie A. E sono sicuro che questo accadrà. C’è però la variabile tempo. Noi volevamo andarci subito, già il primo anno, ma non dipende solo da noi. Vogliono vincere tutti e noi lotteremo con gli altri. Guardando indietro nel tempo, negli anni ‘70 il Palermo è stato trent’anni senza andare in serie A. Io le posso dire con certezza che il CFG ci riporterà in A ma dobbiamo farlo con un progetto sostenibile”
CASO BRUNORI – “Brunori è un ragazzo di una straordinaria sensibilità. I suoi comportamenti sono dettati esattamente da quello che ha nel cuore. Fosse stato uno con qualche furbizia in più avrebbe detto altro. Ma lui è trasparente e lo apprezzo per questo. In questi due mesi è stato male e quello che avvertivamo era il frutto di questa sua enorme sensibilità. Ha detto qualcosa in un momento sbagliato. Non giudico se corretto o sbagliato. Quello era un momento di sofferenza per tutti. Lui si è esposto per eccesso di generosità. Sente la maglia molto più di tanti altri che si battono la mano sul petto. In quel momento pieno di rabbia ha detto qualcosa che è stata male interpretata. Rischiavamo di perdere una meravigliosa storia d’amore perché si è sentito non capito. Il caso è assolutamente chiuso. Lui è determinato a giocare in serie A e vuole andare in serie A con il Palermo. Ci andremo insieme perché è l’ambizione di tutti. Sognare di giocare in serie A a trent’anni non è una colpa. Brunori ci giocherà con il Palermo.
Io unica espressione del territorio nell’attuale club? Con me ci sono gli “Amici rosanero”, tifosi che sono in assemblea e rappresentano la trasparenza del club. Per quanto mi riguarda, oggi sono molto più tifoso di prima. Sento il peso della responsabilità e sono pronto a morire per il Palermo. Mia moglie, quando mi sente dire queste cose, mi crede un pazzo, ma per me il Palermo non è una squadra di calcio, ma quello che lega tutti i palermitani nel mondo. Finché potrò il Palermo avrà quest’anima legata al territorio. Questa anima palermitana è stata voluta dal CFG. Non se la sono ritrovata.
Il mio 5% della società resterà per sempre. Non sono solo, mi sento il rappresentante dei tifosi. Il Palermo è centrale nelle strategie della holding e lo dimostrano investimenti e obiettivi. Bahia e Palermo non sono paragonabili ad altre realtà e il CFG lo sa bene e lo dimostra con i fatti.
Favorite per la A? Cremonese e Sassuolo sono davanti a tutti. Poi Palermo, Samp, Pisa, Brescia e Frosinone. Sarà una bella lotta”.
FUTURO – “Cessione del club al CFG? Nessun rimpianto. Solo una enorme felicità nel sapere che il Palermo ha quella prospettiva di un futuro importante che io avevo intravisto da marzo del 2022 quando ho iniziato a trattare con Ferran Soriano. Nessun dubbio che si stia realizzando quello che abbiamo immaginato avviando la sinergia e poi la cessione.
Il Palermo è oggi nel miglior gruppo che esista nel panorama internazionale del calcio. Abbiamo dato al Palermo un futuro straordinario che è appena iniziato.”
PLAYOFF – “Smaltita l’amarezza per l’esito dello scorso campionato? No. La delusione è forte, ma deve essere motivo per imparare da quello che non ha funzionato. Le due partite con il Venezia hanno dimostrato che non avevamo la cattiveria e la grinta necessarie. Finita la partita nella quale siamo stati eliminati mi sono chiesto cosa servisse e cosa non fosse andato. Il Palermo ha dimostrato delle debolezze mentali che sono state fatali. Abbiamo ancora tutti negli occhi il secondo tempo di Cremona, ma una situazione del genere era successa l’anno prima nella gara decisiva con il Brescia quando eravamo avanti 2 a 0 e ci siamo fatti riprendere. Quando certi fatti si ripetono allora c’è una debolezza strutturale. Bisogna voltare pagina e ripartire. Due anni finiti male devono essere d’insegnamento. Non possiamo comprare Messi, andare in serie A e poi retrocedere o magari fallire. Vorrebbe dire distruggere il Palermo.
Noi dobbiamo andare in serie A e nello stesso tempo costruire il futuro della società su basi solide e durature. Ferran Soriano ha scritto un libro dal titolo: “Il Pallone non rotola mai per caso”. Ecco, io le dico che il Palermo non andrà in A per caso”.
CENTRO TORRETTA – “È il primo risultato raggiunto e lo possiamo toccare tutti con mano. Torretta ci consente di raggiungere i risultati che ci aspettano in futuro ed è un investimento che resterà sempre a Palermo.”
BARBERA – “Le condizioni attuali dello stadio Renzo Barbera? Certamente mi dispiace perché lo stadio è la casa dei tifosi e, visto il legame con mio zio Renzo, mi sento ancora più responsabilizzato. Dai Mondiali del 1990 di manutenzione ne è stata fatta poca. Grazie all’Us Città di Palermo e a noi adesso si sono fatti degli interventi e altri se ne faranno. Il Comune ha la consapevolezza di avere un club solido che vuole investire. I percorso amministrativo va costruito insieme ai funzionari della Regione. Da alcuni mesi si lavora a questo. Le faccio un esempio: dopo la partita dei play-off di C con l’Entella si è spenta l’illuminazione dello stadio. Non era un effetto scenico, ma un guasto che ci sarebbe potuto costare caro. L’1 settembre contro il Cosenza i tifosi potranno vedere il nuovo impianto al Led simile a quello degli stadi più moderni”.