Ha vinto la squadra più forte. Giocare bene premia e la Spagna, che, dopo aver conquistato un anno fa la Nations League, fa il bis sul palcoscenico di Euro 2024, succedendo all’Italia nell’albo d’oro e stabilendo un record, quello di avere messo in bacheca per quattro volte il titolo continentale.
Così il calcio non torna a casa, nel senso che coloro che lo hanno inventato, gli inglesi, sono di nuovo a mani vuote, come capita loro dal lontano 1966, una maledizione che non riescono a sfatare. Tre anni fa avevano perso in casa, a Wembley e ai rigori, contro gli azzurri. All’Olympiastadion di Berlino soccombono invece per un gol a 4’ dalla fine di Oyarzabal, entrato poco prima al posto di Morata. Mossa azzeccata quella del ct Luis De La Fuente, il tecnico «allevato» dentro la federazione, già argento olimpico con i suoi a Tokyo, così come lo era stata quella di Southgate di far entrare Palmer per il deludente Mainoo, e poco dopo il talento passato dal Manchester City al Chelsea aveva pareggiato la rete iniziale del match, quella di Nico Williams.
Alla fine è stata quindi la vittoria del talento, dell’organizzazione di gioco e della tecnica, di questa Spagna che ha in parte abrogato il tiki-taka per giocare un calcio più verticale che esalta la velocità delle due frecce, anzi le due «Ferrari» come le hanno ribattezzate, Lamine Yamal e Nico Williams, che nella fase a gironi avevano fatto girare la testa anche all’Italia. Amici fuori dal campo, sul terreno di gioco a volte si trovano davvero a occhi chiusi ed è successo anche questa sera, non la migliore recita per Yamal ma comunque di nuovo mago dei passaggi quando, al 2’ pt, ha inventato una giocata accentrandosi e tagliando il campo con il sinistro per trovare alla perfezione Nico Williams, che di sinistro ha battuto l’incolpevole Pickford. Poi è venuto il pari di Palmer, quando forse la Spagna e i suoi tifosi pensavano di aver già vinto, e invece l’Inghilterra, nonostante la serata di scarsa vena delle sue stelle Kane (che è stato perfino sostituito, da Watkins al quale questa volta non è riuscito il miracolo) e Bellingham, è riuscita a riprendere il match: bene Saka sulla fascia destra, palla al centro dove Bellingham ha fatto fa la boa alla perfezione per lasciare spazio al sinistro del compagno da poco entrato: 1-1.
Ma poi la Spagna, sempre nel segno del talento e della forza del gioco, ha fatto come contro la Germania riprendendosi la partita nonostante il pari subito e uno stadio contro, e anche la perdita di un elemento fondamentale come Rodri, uscito per infortunio. Il 2-1 era di Oyarzabal dopo lo scambio con Cucurella, al termine di una bella azione corale. Giusto così, la Spagna è campione, Rodri è proclamato miglior giocatore del torneo, Lamine Yamal è il miglior giovane e si è fatto il regalo più bello per il diciassettesimo compleanno, Carvajal e Nacho sono campioni d’Europa con la nazionale dopo aver vinto con il Real la loro sesta Champions League, Jesus Navas può lasciare il calcio felice, lui che a 38 anni era l’unico reduce del titolo mondiale vinto nel 2010.
Sorride Re Felipe e fa quasi tenerezza vedere come abbraccia, sul podio, un intimorito Yamal, che da quel bimbo di pochi mesi a cui Leo Messi fece il bagnetto adesso è diventato anche lui re, d’Europa. E bye bye Inghilterra, in questo Europeo dopo le beffe finali ai danni di Slovacchia e Olanda la sconfitta nei minuti finali è arrivata proprio nel giorno che contava di più. E il ct Southgate, comunque bravo ad arrivare spesso in fondo o quasi, è sempre più un perdente di successo.
Spagna-Inghilterra 2-1
RETI: st 2’ Williams, 28’ Palmer, 41’ Oyarzabal
SPAGNA (4-2-3-1): Unai Simon 6; Carvajal 6.5, Le Normand 6 (38’ st Nacho sv), Laporte 6.5, Cucurella 7; Rodri 6.5 (1’ st Zubimendi 6), Fabian Ruiz 6.5; Yamal 7 (44’ st Merino sv), Dani Olmo 7, Nico Williams 7.5; Morata 6 (23’ st Oyarzabal 7.5). In panchina: Raya, Remiro, Vivian, Joselu, Torres, Grimaldo, Baena, Navas, Fermin Lopez. Allenatore: De La Fuente 7
INGHILTERRA (3-4-2-1): Pickford 7; Walker 6, Stones 6, Guehi 5; Saka 6, Mainoo 5.5 (25’ st Palmer 7.5), Rice 5.5, Shaw 6; Foden 5 (44’ st Toney sv), Bellingham 6; Kane 5 (16’ st Watkins 6). In panchina: Ramsdale, Henderson, Alexander-Arnold, Trippier, Konsa, Dunk, Gallagher, Gordon, Bowen, Eze, Gomez, Wharton. Allenatore: Southgate 6
ARBITRO: Letexier (Francia) 6
NOTE: cielo sereno; terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Kane, Olmo, Stones, Watkins. Angoli: 10-2 per la Spagna. Recupero: 2’; 4’