Presentazione Patryk Peda: “Palermo è il club più grande dove sono stato”
Giornata di presentazione a Livigno, sede del ritiro del Palermo. In conferenza stampa ha parlato il difensore classe 2002 Patryk Peda, al suo primo anno con la maglia rosanero. Acquistato nel corso della sessione estiva di calciomercato dello scorso anno, e rimasto in prestito alla SPAL in Serie C, Peda si è aggregato quest’anno con i suoi nuovi compagni del Palermo.
“Ho aspettato un anno, non è stata una scelta mia. Sono pronto a dare tutto, sono orgoglioso di indossare la maglia del Palermo. Ho giocato due stagioni in B e una in C, sono pronto, spero di fare bene”, le prime parole del calciatore polacco.
“Il Palermo è il club più grande dove sono stato – prosegue -. La B è tosta, sono sicuro di fare bene. Ho esperienza in nazionale. Sono pronto. Per un difensore l’Italia è un paese perfetto, so come vogliamo lavorare. Sono preparato, tecnicamente mi piace giocare con la palla, non ho paura”.
“Mio padre amava l’Italia, ho vissuto tanto qua anche prima dell’avventura nel calcio – racconta il difensore -. Ho fatto la scelta giusta, mi sento benissimo e sono contento. Ex Palermo polacchi? Murawski mi ha detto cose belle della città, mi ha parlato bene dei tifosi”.
“Mi ispiro a Glik, è un capitano e un grande personaggio in Polonia. È un giocatore top. L’anno dopo la Primavera mi sentivo ancora giovane, il secondo anno già mi sentivo una persona importante per la squadra. L’anno scorso ho fatto partite con la fascia di capitano. Mi sento pronto, non più giovane. L’obiettivo è fare meglio della passata stagione, a me piace vincere e voglio vincere tutte le partite possibile”, ammette Peda.
“Giocare titolare? La volontà è non stare in panchina, come tutti. Mi sento pronto per giocare titolare. Tornare prima a gennaio? C’è stata la possibilità, il CT della Polonia me lo aveva detto per la convocazione all’Europeo; non è così facile, c’erano i contratti da rispettare”.
“Giocare con Lucioni è una cosa bella, ha tanta esperienza. Sono stato accolto bene nello spogliatoio, tutti sono bravi, mi sento libero. La nazionale? Adesso il mio obiettivo è giocare; se gioco, penso che la convocazione possa arrivare”, ha concluso il difensore.