Come evidenzia nel suo articolo Alessandro Arena, per centrare i playoff servirà continuità, sangue freddo e un cambio di passo soprattutto contro le squadre che lottano per non retrocedere.
I rosanero, infatti, sono imbattuti da due mesi lontano dal Barbera, ma spesso hanno sprecato punti preziosi in match contro formazioni della parte bassa della classifica. Dalla sconfitta di Reggio Emilia con la Reggiana, il Palermo ha collezionato tre risultati utili consecutivi in trasferta: due pareggi (Spezia e Sampdoria) e una vittoria netta a Cosenza. Eppure – sottolinea Arena sulle colonne del Giornale di Sicilia – con un pizzico di lucidità in più, quei cinque punti sarebbero potuti essere nove.
A Salerno servirà una prova di forza, anche per cancellare definitivamente la brutta caduta casalinga con la Cremonese prima della sosta. Perdere vorrebbe dire interrompere una striscia positiva e alimentare i fantasmi già visti dopo il primo crollo stagionale esterno, che a cavallo tra dicembre e gennaio aveva portato a quattro sconfitte consecutive.
C’è poi il dato preoccupante delle gare in trasferta contro le cosiddette ‘piccole’. La Salernitana – evidenzia Arena – è l’ultima di questo tipo da affrontare. Finora, contro le squadre attualmente dal 12° posto in giù, il Palermo ha raccolto una sola vittoria (a Cosenza), tre pareggi (con Mantova, Frosinone e Sampdoria) e ben quattro sconfitte (Brescia, Carrarese, Cittadella e Reggiana). Un bilancio negativo che rischia di annullare quanto di buono fatto contro le big, come dimostrano i successi esterni con Cremonese e Juve Stabia.
I prossimi tre impegni fuori casa saranno veri e propri spareggi playoff: Bari, Catanzaro e Cesena. Ma prima c’è Salerno.