Palermo, emergenza difesa: Dionisi può (ri)cambiare il modulo
Da settimane il pericolo delle squalifiche aleggiava come uno spettro sul Palermo, unica squadra in Serie B senza giocatori fermati dal giudice sportivo prima dello scorso weekend. La gara con il Mantova ha presentato il conto ed è di quelli piuttosto salati: a Cosenza i rosa avranno due assenti e saranno costretti a rivedere parecchie cose nell’undici titolare, a livelli sia di effettivi che di modulo.
I cambi riguarderanno principalmente la retroguardia, ma potrebbero esserci ripercussioni anche sugli altri reparti. I due gol a testa subiti nelle ultime quattro partite non si vedevano in casa Palermo da più di un anno: gli uomini di Corini tra dicembre 2023 e gennaio 2024 arrivarono addirittura a sette gare consecutive con almeno due reti al passivo ma paradossalmente portarono a casa tre vittorie, mentre adesso Dionisi ha raccolto due pareggi e altrettante sconfitte. Il passaggio al 3-5-2 sembrava aver funzionato a inizio 2025, con i due successi ottenuti dai rosa contro Modena e Juve Stabia, ma da lì in poi la difesa è andata al buio: i movimenti di mercato e le rotazioni nell’undici titolare finora non hanno funzionato, in più si sono messe di mezzo le squalifiche di Diakité e Ceccaroni (un turno di stop per entrambi) a tracciare uno scenario complicato per la gara del San Vito-Marulla.
Il maliano era diffidato ed è stato ammonito per la quinta volta in campionato, mentre il centrale è stato espulso per una manata ad Artioli che lo aveva ostacolato durante una rimessa laterale: beffa nella beffa, con il rosso diretto Ceccaroni rimarrà tra i giocatori in diffida e, in caso di nuovo giallo una volta rientrato, dovrà osservare un altro turno di stop. Le loro assenze costringeranno Dionisi a valutare diverse opzioni nella delicata trasferta di Cosenza: in questo senso diventa fondamentale il probabile rientro di Nikolaou che però va verificato nei prossimi giorni.
Scenario 1: si torna a 4 dietro
È l’opzione apparentemente più plausibile, visto che anche sugli esterni i rosa hanno la coperta corta: Pierozzi e Lund hanno dimostrato di poter agire sia da terzini che a tutta fascia, ma la mancanza di alternative e la mediocrità delle prestazioni recenti potrebbe convincere il tecnico a rispolverare la linea a 4, abbandonata dopo l’1-2 con il Catanzaro del 15 dicembre. Il cambio di modulo permetterebbe a Nikolaou di non forzare troppo il rientro dopo che un’infiammazione al ginocchio lo ha costretto al forfait contro il Mantova: in questo caso ad agire al centro sarebbero Baniya e Magnani, con ai lati Pierozzi e Lund; Dionisi avrebbe a disposizione anche Buttaro, che però nel 2025 non ha giocato nemmeno un minuto e nell’ultima apparizione a Cittadella è stato tra i più deludenti.
Scenario 2: si resta ancora a 3
Se il tecnico decidesse di rimanere con la difesa a 3, anche per non snaturare quanto fatto in allenamento negli ultimi due mesi, si farebbe strada l’opzione di scendere in campo con gli unici centrali disponibili in organico: Baniya a destra, Magnani in mezzo e Nikolaou a sinistra (se recuperato), così da permettergli di agire con il piede preferito (quello mancino) senza correre troppi rischi. Il greco non ha nelle corde la spinta di Ceccaroni, dunque servirà uno sforzo in più lungo la fascia da parte di Lund: contro il Mantova i rosa non hanno sfruttato per niente le corsie né con gli esterni né con le sovrapposizioni dei centrocampisti, stavolta servirà un atteggiamento meno timido; in questo senso pesa tanto l’assenza fino a inizio aprile di Di Mariano, capace di agire a tutta fascia sia a destra che a sinistra.
Scenario 3: un intruso in difesa
È l’opzione più remota, ma vista la condizione di emergenza in cui si troveranno i rosa a Cosenza mai dire mai: confermare la difesa a 3 con Blin al centro. Il francese ha ricoperto questo ruolo a Lecce in un paio di occasioni, ma la sua posizione più congeniale resta quella sulla linea mediana: un suo arretramento spianerebbe la strada alla titolarità di uno tra Segre e Gomes, ma rischierebbe di togliere equilibrio al centrocampo. In più lo spostamento in difesa di Blin costringerebbe gli altri centrali a reinventarsi: uno tra Baniya e Magnani dovrebbe infatti spostarsi sul versante sinistro e agire prevalentemente con il piede debole, in alternativa tra i due si aprirebbe un ballottaggio per la piazzola destra e a occupare quella mancina sarebbe Nikolaou. Qualunque sarà la direzione che vorrà intraprendere, Dionisi sa che la posta in gioco è davvero alta e che per tornare alla vittoria è inevitabile rischiare qualcosa in più