Novellino: “Palermo? Brunori deve giocare, non capisco perchè abbia un ruolo così marginale”
Nel mentre la Serie B si ferma per la terza sosta dedicata agli impegni delle Nazionali, ne abbiamo approfittato per ascoltare il parere autorevole di un allenatore che il campionato cadetto l’ha vinto quattro volte: Walter Novellino.
Mister, la Cremonese ha dato il benservito a Corini dopo sole 5 giornate di gestione tecnica e richiamato Stroppa: una marcia indietro abbastanza bislacca, non le pare?
“Sono allibito. Al di là dei due colleghi che conosco e stimo, questi continui avvicendamenti sono inspiegabili. Non riesco a capire la fretta dei presidenti di cambiare per ottenere subito i risultati; serve tempo, non si ottiene tutto subito. Onestamente è un modo di agire che a me non piace: non lo trovo corretto né giusto nei confronti degli allenatori, oltre a implicare un aggravio di spese per le stesse società”.
Che ne pensa, invece, del ritorno di Colantuono a Salerno?
“Stefano è un amico, sono contento per lui che ha lasciato il suo ruolo di dirigente del settore giovanile per tornare al lavoro che preferisce. Spero faccia bene. Quanto a Martusciello, credo che, oltre alla mancanza di risultati, abbia pagato anche i problemi societari”.
Anche la Sampdoria, reduce da due ko consecutivi, attraversa un momento molto delicato: squadra in ritiro ‘punitivo’ e allenatore sulla graticola. Addirittura si vocifera di un possibile ritorno di Pirlo qualora la situazione dovesse precipitare.
“La cosa più importante è che ora alla Samp c’è una società che ha risanato i debiti pregressi. Detto questo, come si fa a criticare Sottil, uno che fino all’anno scorso allenava in Serie A? Forse non è ancora riuscito ad ambientarsi, non ha avuto il tempo per trasmettere le sue idee… Come lo stesso Pirlo. Parlare dei miei colleghi è facile: non mi sentirai mai criticarli perché so che tipo di lavoro c’è dietro. Oltretutto Sottil e Pirlo sono bravi. Ecco, forse la Samp sta pagando il cambio di società, ci vuole un po’ di pazienza”.
Un’altra big che stenta a decollare è il Palermo, alle prese con il rebus Brunori.
“Non riesco a capacitarmi del perché Brunori, giocatore importante che anch’io volevo nelle mie squadre, abbia un ruolo così marginale nel Palermo. Dev’essere successo qualcosa perché è inspiegabile che un attaccante come lui stia fuori. Io avevo dei giocatori coi quali discutevo, anche animatamente, ma alla fine prevaleva sempre il campo perché se uno è forte deve giocare”.
In vetta si stanno staccando Pisa, Sassuolo e Spezia: crede che la lotta per la promozione diretta sarà ristretta a queste tre squadre?
“Ne approfitto per fare i complimenti a Filippo (Inzaghi, ndr). Mi ha impressionato il modo di giocare della sua squadra, che ti viene a pressare in avanti, non ti fa giocare, marca a uomo nella zona… Bene, molto bene. Io credo che il Pisa – non me ne vogliano le altre due – abbia tutto per poter vincere il campionato. Dopo i nerazzurri metterei il Sassuolo, probabilmente la squadra più completa. Queste credo siano le principali candidate alla promozione diretta, fermo restando che è ancora presto…”.
Sorpreso dal quarto posto della matricola Cesena?
“No, non la chiamerei una sorpresa perché ha un allenatore preparato, che conosco… Il Cesena è una bella realtà, è fattuale”.
Che ruolo potrà recitare la Juve Stabia in campionato?
“Un ruolo da protagonista. Mi fa piacere che Pagliuca stia avendo successo perché è un allenatore sottostimato. Che fa giocare bene le sue squadre, declinandole al 3-4-2-1 con il rombo dentro. Io dico che la Juve Stabia arriverà molto in alto, in quanto ci sono tutti i presupposti per fare bene. Poi alle spalle c’è una società sana, con un presidente, Langella, che ti permette di lavorare nelle condizioni migliori, e un ds, Lovisa, molto in gamba e che sa il fatto suo”.
Condivide la scelta della dirigenza del Modena di puntare su Mandelli (neofita in Serie B) per il dopo-Bisoli? Non sarebbe stato più opportuno affidarsi a un tecnico navigato?
“Modena è la mia città preferita. Sono contento per Mandelli, che sta facendo bene, in una piazza dove io ho fatto grandi cose. Mi auguro che possa portare i canarini in zona playoff. Lì, poi, c’è una società forte e presente che saprà supportarlo. Io sono pro giovani”.