Di Mariano crede nella rimonta: “I campionati si possono ribaltare, siamo solo a novembre”
“Il campionato è difficilissimo ma nessuno è qui per fare da comparsa, vogliamo provare a portare questa squadra dove merita di stare. Il campionato è lungo e siamo ancora a novembre, ci sono squadre che hanno ribaltato i campionati da gennaio a maggio. Noi siamo il Palermo, abbiamo un pubblico straordinario: perché non potremmo farlo anche noi?”. Francesco Di Mariano, ai microfoni del sito ufficiale, alimenta la speranza di una pronta risalita in classifica: l’esterno palermitano prova a suonare la carica nonostante il periodo difficile.
“Cerchiamo di trovare un qualcosa di positivo in questa situazione, la squadra – ha detto – non è morta: è viva e si vede dalle occasioni che crea. Chiaramente se produci tanto e non concretizzi diventa difficile perché poi le squadre costruiscono due, tre occasioni e ti fanno gol. E vincono così le partite. A Frosinone è stata una partita difficile come tutte le partite in serie B, siamo stati bravi a sbloccarla dall’inizio. Poi nel nostro momento migliore abbiamo un concesso un fallo che potevamo evitare sicuramente e da una palla inattiva loro hanno segnato. Ci hanno punito in un momento in cui eravamo disattenti, siamo rimasti in partita ma non abbiamo sfruttato le occasioni. L’unico modo per reagire a questo trend negativo è continuare a lavorare, ultimamente le prestazioni stanno arrivando e paradossalmente nelle ultime sei partite sono anche cresciute: purtroppo i risultati non stanno arrivando. Pretendiamo di più da noi stessi, siamo ambiziosissimi perché siamo il Palermo: faremo di tutto per venirne fuori”.
Di Mariano chiarisce come la squadra segua totalmente le indicazioni di Dionisi: “L’atteggiamento è quello giusto, la squadra segue ogni giorno le indicazioni del mister. La squadra si affida a lui, condividiamo pienamente quello che lui ci chiede. Creiamo tanto e anche dal punto di vista difensivo non stiamo subendo tanti gol. La squadra, lo ribadisco, è viva: se creiamo tanto significa che stiamo dentro la partita. Dobbiamo rimanere positivi, vogliamo portare punti a casa contro la Sampdoria. Dobbiamo stare tutti uniti, ribaltare il trend negativo in positivo: la sosta arriva in un momento nel quale potremo lavorare per migliorare sotto questi aspetti. Da attaccante sono arrabbiatissimo per i pochi gol segnati, creare così tanto e non segnare rende tutto più complicato in Serie B, anche perché poi le altre squadre con un tiro in porta puniscono. Poi le partite non le vinciamo e stiamo a raccontarci che abbiamo giocato bene, così non va bene. L’atteggiamento è quello giusto, dobbiamo essere fiduciosi”.
Alla ripresa al Barbera arriverà la Sampdoria, l’esterno palermitano ribadisce che in casa è necessario trovare più vittorie: “Contro la Reggiana avevamo trovato il primo successo casalingo, per noi il Barbera deve essere una spinta in più: le squadre devono temere questo pubblico. Per me essere qui è motivo di orgoglio, giocare con questa maglia significa rappresentare il ragazzino o l’adulto sugli spalti che ha sognato questa maglia: lo dico anche ai ragazzi nuovi o ai più giovani, questa è una piazza diversa dalle altre. Qui si può fare la storia – ha concluso – sono tanti anni che non si vince la B: sogno di poter vincere il campionato qui e di poter portare in serie A il Palermo”.