Dionisi: “Abbiamo una rosa completa per fare bene. Cosenza è un avversario da rispettare, è molto fastidioso…”

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Il Palermo si prepara ad affrontare la prima gara casalinga in questa Serie B edizione 2024/2025. Tra le mura amiche del “Renzo Barbera” i rosanero ospiteranno il Cosenza in campionato dopo la fine del calciomercato. Nella consueta conferenza stampa prepartita, l’allenatore Alessio Dionisi ha rilasciato alcune dichiarazioni a partire proprio dal tema dei nuovi arrivi.

“Assenza di un secondo terzino di piede sinistro? Diciamo che è stato un dialogo continuo in fase di preparazione al mercato su cosa ci sarebbe servito. Due cose ci sarebbero servite: giocatori motivati e buoni. Quelli che ci sono sono i migliori che potevano esserci, di questo ne sono convinto. Ovvio che si vorrebbero tanti mancini per le posizioni di centro sinistra, però abbiamo doppi ruoli e una rosa completa che può far bene”.

Dionisi, poi, si è concentrato sul capitolo infortuni: “Il dato sugli infortuni dovrebbe preoccuparmi se la squadra non dovesse sopperire. Gli infortuni fanno parte del mestiere, i precedenti sono traumatici come per Gomis, Di Bartolo e Lucioni. Noi dobbiamo sopperire alle mancanze, non parlerò mai di chi non c’è. Parlerò di chi c’è perché è molto più importante per costruire una mentalità vincente senza avere i fantasmi del passato”.

Dario Saric è alla seconda assenza nella lista dei convocati dopo la sfida contro la Cremonese. Dionisi ha provato a spiegare la situazione sul centrocampista del Palermo: “Il primo obiettivo era avere giocatori motivati e siamo convinti di averli, di avere giocatori che volevano Palermo. Ci sono dei momenti, soprattutto in sede del mercato, in cui magari qualche giocatore può non essere al 100% dentro. Quindi l’allenatore lo deve capire, la società e il direttore lo capiscono, perché queste cose sono condivise. Di conseguenza poi bisogna prendere delle decisioni, ma tutto lì. Siamo convinti di aver scelto giocatori motivati e la scelta è stata solo da questo punto di vista. Spero che tutto ciò rientrerà”.
Dionisi su Palermo Cosenza

“Il nostro pubblico non dovrà mai essere per noi un freno, anzi uno stimolo – spiega Dionisi -. Come ha detto più volte Migliaccio e lo ripete anche alla squadra: l’allenatore non fa gol e neanche i tifosi, purtroppo, quindi in campo vanno i giocatori supportati dall’ambiente. Poi le prestazioni e i risultati fanno la differenza nell’essere tutti una cosa. Siamo felicissimi di giocare in casa per la prima volta. Domani sarà solo l’antipasto di quello che vivremo sempre. Ogni partita va giocata e mi interessa che venga giocata dal primo all’ultimo minuto, a prescindere da cosa succederà durante”.

“La Cremonese è più attrezzata di noi e le partite si fanno in due. Noi abbiamo fatto la partita giusta, a me non interessa che la squadra abbia il 70% del possesso palla se non tira in porta. Non sono contento che la squadra si difenda e basta se gli altri ti mettono in condizione di attaccare. Voglio che la squadra si riconosca. La prestazione di Cremona è stata positiva, non contano i numeri se la squadra non si riconosce. Sono convinto che la squadra si possa riconoscere anche contro il Cosenza, mi lascio solo il minimo dubbio perché poi ci sono gli avversari e gli episodi”, ha aggiunto Dionisi con convinzione.

“Il Cosenza è un avversario da rispettare, ha battuto la Cremonese in casa. È un avversario molto fastidioso, ci metterà in difficoltà. Ne sono convinto perché hanno un sistema di gioco diverso dal nostro, è una squadra coraggiosa e molto verticale. Tutte cose per cui dobbiamo essere pronti, ci stiamo preparando tecnicamente, tatticamente e soprattutto mentalmente. Domani è una partita importante”, ha aggiunto il tecnico”.

Il tecnico dei rosa, nel corso della conferenza, ha parlato pure del nuovo arrivo per il reparto offensivo della sua squadra: “Le Douaron è un giocatore sul quale nutrivo speranze, ne avevo parlato già al direttore. Secondo me fa al caso nostro e sono molto contento che sia arrivato. È arrivato allenato, oggi si è allenato con la squadra. È mancino, ha 26 e ha dimostrato già qualcosina e speriamo, ma ne siamo convinti, che lo farà anche qui. La sua posizione dipende dal sistema di gioco e dalla sua disponibilità, quest’ultima è totale come del resto vale per tutti i suoi compagni”.

Redazione

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Fonte della notizia: livesicilia

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