Serie B, Palermo-Reggiana 1-2: ko in casa, Mignani conosce l’amaro della sconfitta
Con chi se la prenderanno i tifosi ora che Corini non c’è più? Il Palermo che incassa con la Reggiana la settima sconfitta casalinga di questo campionato gioca una partita uguale a tante altre e l’apporto del nuovo allenatore stavolta è impalpabile.
Vediamo perché. Intanto, perché come in passato si fa rimontare e superare. Aveva segnato nel primo tempo con Brunori, dopo avere sofferto maledettamente nel primo quarto d’ora, rischiando di andare sotto subito con Gondo (chiusura provvidenziale di Nedelcearu, che l’aveva lasciato colpevolmente solo in avanti), poi con Kabashi (tiro respinto da Pigliacelli) e due volte nell’azione del 15′, quando prima Brunori aveva respinto una sventola di Pieragnolo e subito dopo Pigliacelli si era superato parando il tap-in ravvicinato di Rozzio.
Quello spavento ha svegliato la squadra, che ha preso il sopravvento e prima di arrivare alla rete dell’1-0 ha inanellato una serie di tentativi offensivi pericolosi, l’autogol sfiorato da Kabashi nella fretta di impedire il colpo di testa a Nedelcearu, l’incornata successiva dello stesso difensore rumeno, finita alta, e la deviazione mancata di Mancuso sulla palla servita da Brunori. Poi al 35′ il gol. Lucioni vede partire Brunori e lo serve con un lancio millimetrico, il centravanti ha davanti solo il portiere Satalino e lo supera con uno stop a seguire sulla sua sinistra. Porta spalancata, gol e fischio dell’arbitro: fuorigioco. Non è così, Brunori, al suo sedicesimo centro, è scattato in linea con la difesa ma in posizione regolare. Al controllo Var è 1-0.
Il secondo aspetto del déjà-vu è il modo in cui il Palermo è entrato in campo nella ripresa. Già nei primi cinque minuti Pigliacelli è chiamato due volte a dire di no agli assalti della Reggiana, prima sullo spiovente di Fiamozzi non toccato da nessuno e poi sul colpo di testa di Rozzio dal limite dell’area piccola. Ma al 51′ Henderson si concede un fallo su Gondo sul vertice sinistro dell’area. Lui prende il giallo e il Palermo prende il gol, perché la punizione di Portanova è a rientrare sul primo palo e quando Pigliacelli spicca il volo la palla è già nel «sette».
Ritorno al passato anche dopo l’1-1, quando comincia la sarabanda dei cambi alla ricerca del salvatore della patria. Segre e Soleri dentro, ma la Reggiana insiste e l’attaccante romano si spende anche in difesa. A metà ripresa caccia fuori come può, con un colpo di testa all’indietro, un traversone di Melegoni, la palla fa pochi metri e resta in area, dove nel deserto delle maglie rosanero arriva capitan Rozzio e di controbalzo stanga dritto dritto all’incrocio. Sorpasso completato.
Ma c’è ancora tanto da giocare e una squadra tranquilla, sospinta da 20 mila tifosi, saprebbe come reagire. Invece, non basta il ritorno in campo di Ranocchia, come non bastano i successivi innesti di Traorè e Insigne per una formula a 4 attaccanti che serve a fare densità in avanti, ma non a cacciare la palla in rete. Anche perché quando il Palermo ha l’occasione giusta per pareggiare, Soleri, nel posto sbagliato al momento sbagliato, respinge la conclusione a botta sicura di Brunori. Prova subito dopo a riscattarsi, ma stavolta a respingere il suo tiro (nella foto di Tullio Puglia) è un difensore della Reggiana, Marcandalli.
È l’ultima vera chance del Palermo, poi è caos primordiale, tenuto a bada senza troppo soffrire dalla squadra di Nesta, che aspettava la trasferta siciliana per tornare a vincere dopo tre sconfitte di seguito. Ai rosanero, invece, la vittoria continua a mancare e la pioggia di fischi giunta dagli spalti farà ulteriormente precipitare l’autostima di un gruppo di calciatori che dal secondo tempo di Cremona gioca sempre con la tremarella in corpo.
Mancano tre partite alla fine, poi, si spera, i play-off. Il Pisa, nono, è distante 7 punti e per tenerlo lontano occorre vincere. Ora c’è la trasferta alla Spezia, poi Ascoli dentro e Sudtirol fuori. Avversari sulla carta abbordabili. I peggiori, guardando la storia di questa stagione, Un passato che torna. Che torna sempre…
Palermo-Reggiana 1-2
RETI: pt 35′ Brunori; st 7′ Portanova, 22′ Rozzio
PALERMO (3-5-2): Pigliacelli 7; Diakité 5.5, Lucioni 6, Nedelcearu 5.5 (28′ st Insigne 5); Buttaro 5 (22′ st Ranocchia 6), Henderson 5 (11′ st Segre 6), Gomes 6, Di Francesco 5.5 (28′ st Traorè 5), Lund 6; Brunori 7, Mancuso 5.5 (11′ st Soleri 5). In panchina: Desplanches, Kanuric, Graves, Stulac, Marconi, Ceccaroni. Allenatore: Mignani 5
REGGIANA (3-4-2-1): Satalino 5.5; Libutti 6, Rozzio 7, Marcandalli 6; Fiamozzi 6, Bianco 6 (45′ st Cigarini sv), Kabashi 7, Pieragnolo 6.5 ( 45′ st Pajac sv); Melegoni 6, Portanova 7 (29′ st Antiste 6); Gondo 6 (35′ st Okwonkwo sv) In panchina: Sposito, Varela, Vido, Reinhart, Sanchez, Pettinari, Szyminski, Vergara. Allenatore: Nesta 6.5
ARBITRO: Perenzoni di Rovereto 5.5
NOTE: giornata di sole, terreno in buone condizioni. Spettatori: 20.601. Ammoniti: Libutti, Marcandalli, Henderson. Angoli: 7-7. Recupero: 1′; 5′