La benedizione di Pioli, le affinità con Leao. Il bagaglio acquisto nel Milan da mettere a frutto in quattro mesi a Palermo. E vedere alla fine l’effetto che fa, per i rosanero che ambiscono alla Serie A e per lo stesso Chaka Traorè, sul quale c’è un’opzione per il riscatto a 10 milioni, magari con l’appoggio incondizionato del City Group per un investimento da fare maturare in Sicilia in ottica Manchester.
C’è una storia tutta da scrivere per il piccolo Leao, perché le similitudini oltre che tecniche sono definite anche dal bel rapporto che intercorre tra il portoghese e l’ivoriano. Di sicuro il nuovo arrivato sembra avere le idee abbastanza chiare su quello che dovrà fare, dopo la sbronza dovuta al debutto in Champions League contro il Borussia Dortmund e al primo gol in Serie A all’Empoli, ora c’è una Serie B meno dorata e più ostica che lo attende.
«Io vivo il presente, vediamo cosa ne uscirà fuori. Sono qua per aiutare la società per i propri obiettivi. Poi cosa succederà dopo non mi interessa. Il mio obiettivo è lavorare sul campo – afferma il classe 2004 -. Nella vita personale il Milan, oltre ad essere un calciatore, ti insegna ad essere un uomo in tutti gli ambiti. Ho lavorato non solo sul campo ma anche al di fuori con tutte le persone che mi hanno accolto come un figlio. Pioli? Devo solo ringraziarlo per quello che ha fatto per me e per come mi ha aiutato a raggiungere alcuni obiettivi personali. Mi ha detto di dare il massimo a Palermo e mi ha fatto i complimenti dicendomi di proseguire per come stavo facendo al Milan. Voglio aiutare il Palermo a raggiungere la Serie A».