Da Marconi a Valente, passando per Buttaro, Nedelcearu e Soleri. Il mercato del Palermo non è unidirezionale: sostenere che ad ogni entrata dovrà corrispondere un’uscita forse è eccessivo, ma il concetto di base non si discosta troppo dai propositi della società. L’obiettivo primario è quello di rinforzare la squadra, dando a Corini alternative di valore per tentare l’assalto alla promozione diretta. E a rischiare, giocoforza, sono quei giocatori che hanno convinto di meno o che hanno trovato poco spazio. Ma occhio anche a chi ha tanti estimatori in giro per l’Italia e potrebbe cedere alla tentazione di cambiare aria per diventare protagonista altrove, anziché continuare ad essere un comprimario a Palermo.

È il caso di Soleri, sempre molto richiesto. L’ex Padova gode della fiducia di Corini e del club, come testimonia il rinnovo di contratto sottoscritto la scorsa estate (scadenza 2026). È anche uno dei beniamini del pubblico rosanero, ma il titolare al centro dell’attacco è indiscutibilmente capitan Brunori. A Soleri non resta che dividersi lo spazio rimanente con Mancuso, l’altro centravanti a disposizione di Corini. Rispetto a Mancuso però, Soleri è più richiesto, sia per una questione anagrafica che di ingaggio: e come è successo quest’estate, pare che si siano fatte sotto di nuovo Pisa e Brescia.

La sensazione è che molto dipenderà dalla volontà del giocatore, perché il Palermo non appare intenzionato a privarsene. Anche Valente ha mercato: in B piace al Südtirol, in C al Cesena (dove raggiungerebbe l’ex capitano De Rose) e all’Avellino. Ma la sua posizione è molto diversa rispetto a quella di Soleri. Nelle valutazioni del Palermo incideranno certamente altri fattori: l’età (Valente ha 32 anni); il fatto che l’esterno di Zevio è in scadenza e all’orizzonte non si scorgono segnali di rinnovo; anche il minutaggio concessogli finora da Corini è un indizio: ad oggi Valente ha accumulato 271’ in una decina di apparizioni, con una sola presenza da titolare.