La Nazione: “Palermo-Pisa, sfida tra due allenatori in difficoltà. Corini e Aquilani nel mirino”
“Palermo-Pisa, sfida tra due allenatori in difficoltà. Corini e Aquilani nel mirino”
“Ambizioni, suggestioni, disponibilità economica, progetti. Sono tutti concetti che nel corso dell’estate hanno scandito le giornate della tifoseria pisana e palermitana, accomunate dal sogno di disputare un torneo con il ruolo di attori principali. Col trascorrere del tempo, invece, sia la compagine nerazzurra che quella rosanero si sono attorcigliate attorno a difficoltà strutturali, problematiche evidenti ma mai affrontate alla luce del sole e “progetti” solidi nonostante il disincanto delle rispettive tifoserie. Se da una parte il divario in classifica un po’ stona con le critiche feroci che da diverse settimane hanno investito Eugenio Corini (il Palermo infatti occupa l’ottavo posto, con 25 punti, ben sette in più dello Sporting Club), dall’altra le posizioni fortemente contrarie di una buona fetta dei rispettivi ambienti nei confronti degli allenatori sono figlie di pensieri molto simili fra loro. In estate sia il Pisa di Alexander Knaster che il Palermo del City Football Group “promettevano” di imporre il predominio attraverso strade e filosofie differenti: lo Sporting Club, affidandosi alle idee di Alberto Aquilani, intendeva giocare da protagonista grazie ai concetti di occupazione del campo, dinamismo e possesso del pallone; in Sicilia invece si è puntato sulla qualità superiore alla media di molti acquisti “regalati” a Corini (basti pensare a Federico Di Francesco, Fabio Lucioni o Liam Henderson.
Invece la prima parte della stagione ha portato le due formazioni su sentieri diametralmente opposti: il Pisa ha proprio nel possesso palla sterile uno dei suoi punti deboli, unito a errori individuali e di reparto decisivi in negativo; il Palermo invece nonostante il tasso tecnico per gran parte delle partite subisce passivamente gli attacchi degli avversari, difendendosi quasi sulla linea della trequarti difensiva e rinunciando spesso a contrattaccare. Risultato: sia dalle parti della “Favorita” che all’ombra della Torre le fazioni dei sostenitori dell’allontanamento dell’allenatore hanno fatto proseliti e allargato le proprie file, ponendo in particolare l’accento sull’evidente discrepanza tra gli investimenti fatti e i risultati ottenuti. Il Pisa è la sesta squadra cadetta per valore della rosa, ma il campo dice che non si va oltre il tredicesimo posto. Il Palermo è quinto, ma sul rettangolo verde sta gradualmente perdendo posizioni”.