GazzSport: “Parma come al luna park. Due gol dopo il 90′. E Pecchia fa festa, ripreso il Palermo di un super Brunori”
“Parma come al luna park. Due gol dopo il 90′. E Pecchia fa festa, ripreso il Palermo di un super Brunori”, titola la rosea.
Quando il quarto uomo mostra la lavagna che assegna 5 minuti di recupero, l’umore dei tifosi del Parma è prossimo al nero: il Palermo è in vantaggio 3-1, si profila la prima sconfitta interna per la capolista, in curva e in tribuna serpeggiano già voci critiche. Ma, siccome il calcio è un gioco meraviglioso e spietato che ha il potere di condensare nello spazio di una partita le emozioni di una vita intera, ecco Mihaila saettare in rete il pallone del 2-3 (minuto 46). Le speranze, anche se poche, si riaccendono. L’assalto del Parma prosegue, il Palermo si aggrappa alle poche energie che gli sono rimaste. Bernabé scodella al centro dell’area, è il minuto 50, e Charpentier va in cielo per colpire di testa e inzuccare in porta.
Da non credere E’ il 3-3. Pazzesco! La gente del Tardini riceve una potente scossa di adrenalina e si risveglia: con il pareggio il Parma stacca il Venezia e si accomoda, in solitudine, al primo posto. Fabio Pecchia esulta come se avesse vinto la Champions League: «Negli spogliatoi ci siamo baciati, sono strafelice per la prestazione e per il risultato». Eugenio Corini guarda stranito il campo, ma non si dispera: «C’è rammarico, ovvio, ma anche soddisfazione per aver ritrovato i giocatori e lo spirito di gruppo che c’era a inizio stagione».
Per il Parma, considerato come si era messa la partita, questo 3-3 è una quasi-vittoria. Al 40’ del secondo tempo, infatti, gli emiliani, che erano sotto e stavano spingendo sull’acceleratore, avevano subito il gol di Segre che valeva il 3-1 per il Palermo, e a quel punto pareva la mazzata definitiva. Invece la squadra di Pecchia ha dimostrato di possedere carattere e nervi saldi. Non si è abbattuta, ha lottato fino all’ultimo con uno spirito di sacrificio davvero incredibile e, alla fine, si è presa il giusto premio. Già, perché a conti fatti il pareggio è il risultato che meglio fotografa l’andamento della sfida.
Ma la squadra di Pecchia, evidentemente, è abbonata ai risultati acchiappati nel finale: sabato scorso la vittoria a La Spezia grazie a un autogol al 95’ e ieri pomeriggio, al Tardini, nei minuti di recupero addirittura un uno-due che nessuno si sarebbe mai aspettato. La corsa del Parma verso la Serie A prosegue, anche se non sarà una passeggiata come qualcuno poteva immaginare, mentre il Palermo ha comunque dimostrato di avere le qualità per lottare al vertice.