CorSport: “Palermo, svolta o crisi. Ma Corini sa come si fa. Clima da ‘soli contro molti’”

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“Palermo, svolta o crisi. Ma Corini sa come si fa. Clima da ‘soli contro molti’”, scrive il Corriere dello Sport.

 

Corini in rosanero ha già vissuto una situazione così pesante, esattamente un anno fa: perse due partite di fila, a Cosenza e in casa col Venezia e anche allora le critiche furono severe. Il dato anzi era certamente peggiore visto che il Palermo si trovava in piena zona retrocessione mentre stavolta la delusione è data non tanto dalla classifica (3° posto) quanto dalle diverse aspettative sul campionato da disputare e dalla involuzione registrata nell’ultimo mese.

 

Allora, tecnico e squadra seppero riprendersi, partendo proprio da una vittoria in trasferta nella successiva e delicatissima sfida di Benevento (0-1, gol di Brunori) e inanellando una serie di risultati utili, 9 di fila, che la fecero uscire dall’area del pericolo ed addirittura transitare in quella dei play off, poi smarriti all’ultima giornata. La speranza è che oggi il Palermo sia in grado di fare la stessa cosa, forte intanto della maggiore esperienza dei componenti della rosa ed anche della consapevolezza di un percorso che nelle prime 8 partite quantomeno era stato concreto.

 

Soli contro molti. Le condizioni in verità sono un tantino diverse, soprattutto per l’atmosfera attorno al gruppo: se l’anno scorso, da compagine neo promossa, un cammino irto di difficoltà era messo in conto, quest’anno ci si attendeva una crescita globale che la serie di vittorie iniziali avrebbe dovuto rafforzare e che invece si è improvvisamente bloccata. In questo momento il Palermo e il suo allenatore sono circondati da un’aura di sfiducia esterna che solo loro, con un colpo d’ala e con prestazioni di carattere, possono cancellare. Non soli contro tutti, perché la società è stata sempre al loro fianco considerando l’aspetto tecnico (ovviamente) importante ma non l’unico cui dare peso nella costruzione di un club che guardi in alto. Diciamo soli contro molti, per nulla convinti che quanto emerso dai primi mesi di stagione sia in linea con le potenzialità annunciate. Il tempo per rimettersi in carreggiata, come un anno fa, c’è, eccome. Ma bisogna offrire un segnale inequivocabile, di vera unità e di capacità di reagire ai periodi bui.

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Fonte della notizia: Corriere dello Sport

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