La classifica già splende, l’inizio del campionato è andato anche al di là delle aspettative, ma alla ripresa il Palermo potrà dare una vera spallata a questa Serie B. Se il fatturato dell’export è già da record – quattro vittorie di fila, 13 punti in cinque partite -, quando si ricomincerà, la squadra di Corini la vera sgommata potrà darla al Barbera dove giocherà quattro delle prossime cinque partite che la separano dalla nuova sosta. Un vero assist del calendario, che può dare una prima svolta alla stagione del Palermo ma anche delle sue più temibili avversarie. Si comincia lunedì 23 contro lo Spezia, che doveva essere la squadra ammazza-campionato e che invece ha scoperto quanto è viscida questa B con un avvio di stagione choc. Si prosegue sei giorni dopo contro il Lecco che sta cercando un nuovo allenatore, quindi – dopo il viaggio a Genova per la sfida con la Samp (chissà se ci sarà ancora Pirlo sulla panchina dei doriani…) – altre due partite ancora a Palermo contro il Brescia (recupero della seconda giornata) e Cittadella. Ecco, non proprio un calendario impossibile, anzi un filotto alla portata che potrebbe davvero consacrare i rosanero come prima forza del campionato.
Di fatto, il Palermo in questo momento potenzialmente lo è perché il Parma è avanti di un solo punto ma ha giocato una partita in più rispetto a Brunori e soci. Questioni, però, a cui per ora il Palermo non guarda, piuttosto Corini preferisce godersi questo avvio di stagione che è il migliore di sempre in Serie B. Nemmeno nelle ultime due promozioni – quella storica del 2003/04 con Guidolin in panchina e quella dei record del 2013/14 con Iachini al timone – il Palermo era infatti partito così di slancio. Diciannove i punti in otto partite, con una media di 2,37 a match. Quattordici i gol segnati, solo 4 quelli subiti, 4 appunto le vittorie di fila in trasferta, sei quelle totali e, infine, 11 marcatori diversi. Numero quest’ultimo che desta sensazione, perché sono appunto solo otto le partite giocate. Un anno fa il Palermo in doppia cifra, alla voce marcatori, ci arrivò solo nel girone di ritorno. Numeri che certificano la bontà di quanto è stato fatto in estate con un mercato che ha allargato la rosa e l’ha soprattutto arricchita con qualità ed esperienza. Non fosse così non si spiegherebbe, ad esempio, la tenuta difensiva. Il Palermo la stagione scorsa prendeva gol alla prima occasione, adesso invece per bucarlo gli avversari faticano come non mai. Merito del duo Lucioni-Ceccaroni che in questa B ci sguazza alla grande da tempo e sa come mettere la museruola agli attaccanti avversari.
Non va poi dimenticato il contributo della panchina che si sta rivelando già fondamentale ed è un’altra testimonianza di quanto sia profondo l’organico messo in piedi dal ds Rinaudo. Sono già cinque le reti messe a segno dai subentrati (Mancuso ne ha segnate già due, una decisiva ad Ascoli e un’altra pesante a Modena perché ha chiuso la partita), 4 gli assist di chi è stato mandato in campo per sistemare qualcosa che non funzionava. Manna dal cielo per Corini, che quando si gira verso la panchina, sa sempre che può trarne benefici. La sosta ha interrotto il ritmo del Palermo, ma permetterà di recuperare qualche pedina importante che è fuori per infortunio (Valente e Di Mariano sicuramente, Buttaro forse). Giocatori che possono tornare utili nel prossimo mini tour de force, con quelle 5 partite casalinghe che possono dare una svolta al campionato del Palermo. I tifosi sono già pronti ad invadere al Barbera. E c’è da scommettere che già con lo Spezia saranno almeno trentamila.
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