“Palermo, qualità totale”, titola il Corriere dello Sport.
L’undicesimo marcatore di questo Palermo in cui segnano tutti firma
allo stesso tempo un record: Liam Henderson è infatti il primo scozzese
di ogni tempo a realizzare un gol con la maglia rosanero. Nel club
fondato oltre 120 anni fa proprio dagli inglesi finora l’unico
britannico ad andare in rete era stato Kyle Lafferty, l’ariete nord
irlandese fra i protagonisti dell’ultima promozione dalla Serie B alla
Serie A nel 2014. Per Henderson, il suggello ad una prestazione di
altissimo livello, fatta di corsa, intuizioni (l’assist a Brunori per la
traversa), esperienza e giocate decisive al momento giusto. Come
appunto il gol che ha sbloccato la partita con un colpo al volo di
sinistro all’alba della ripresa.
Le dediche. Giocatore totale, ben conosciuto e per questo voluto da
Corini che l’aveva allenato a Lecce tre anni fa; vincente non solo per
la promozione dalla B alla A ottenuta con il Verona nel 2019 (grazie
anche alla penalizzazione inflitta al Palermo che stava per scomparire…)
ma anche per i titoli conquistati da giovanissimo con la prestigiosa
maglia del Celtic (2 campionati e 3 coppe di Lega). Personaggio per il
suo modo di porsi, con uno spirito molto anglosassone che lo porta a
farsi subito ben volere dalle tifoserie.
Al primo giorno in rosanero, mostrò subito la sua diversità: dopo la
presentazione restò oltre mezz’ora in coda per firmare autografi e
maglie, parlando un ottimo italiano e interessandosi personalmente per
trovarne una ad un bambino. «Qui i tifosi mi ricordano quelli del
Celtic, l’entusiasmo è pazzesco» disse. E sabato ha replicato i
complimenti: «E’ stato bello fare il mio primo gol col Palermo sotto la
curva dipinta di rosanero – le parole di Liam – sono felice per loro,
avere 4.000 persone al seguito è molto importante, diventano
fondamentali per la squadra. E in più sono contento di avere segnato
perché era il compleanno di mia madre e l’anniversario dei mie nonni».
Tocchi di qualità. La facilità con cui Henderson, arrivato il
penultimo giorno di mercato, si è inserito, è la dimostrazione di una
buona base di partenza su cui Corini sta innestando elementi di qualità
per la categoria. In particolare, la duttilità dello scozzese ha
permesso ieri al Palermo una variazione sul tema tattico: in partenza, i
rosa si sono schierati con un 4-2-3-1, con Gomes e Coulibaly più
stretti e Henderson “sotto punta”, per fornire maggiore appoggio a
Brunori. E se ancora la squadra appare svagata in determinati momenti (a
fine 1° tempo e nei 20? finali della ripresa ha concesso molto ad un
avversario in inferiorità numerica), è vero anche che quando ha la palla
al piede, il Palermo sa esaltare le doti dei suoi interpreti.