“Un altro Stulac. Impeto e cuore per il Palermo”, titola il Corriere dello Sport .
Le uniche due partite che Leo Stulac aveva concluso con la maglia rosanero nella passata stagione erano finite entrambe con delle disfatte: sconfitte per 3-0 prima a Reggio Calabria, poi a Terni, che avevano indotto Eugenio Corini ad una brusca virata tattica e di uomini col sacrificio di una serie di giocatori importanti a cominciare proprio dallo sloveno arrivato dalla A con credenziali di tutto rispetto. Ma adesso Stulac ha giocato 95? interi di filato, dimostrando idee e condizione, ha firmato il suo primo gol in rosa, ne ha sfiorato un altro, ha fatto vedere perché il Palermo ha puntato su di lui tanto da versare all’Empoli il milione di euro (obbligatorio) che trasformava il prestito con riscatto in acquisto definitivo.
Il ritorno. Attorno a Stulac, Corini già l’anno scorso avrebbe voluto edificare un Palermo manovriero e arioso, poi la mancanza di equilibrio lo costrinse a cambiare interpreti e ripiegare su una squadra più da battaglia. E quando stava per ributtarlo dentro (a Ferrara e col Cagliari) una grave lesione muscolare fermò Leo fino a fine campionato. Ma il progetto era solo rimandato; il contesto ora è più solido, e soprattutto Stulac ha smaltito i guai fisici e può tornare ad offrire la qualità che gli si riconosce.
«Lo voglio sempre stimolato – lo elogia Corini – con la Feralpi ha fatto una grande partita non solo in possesso ma anche in ripiegamento. Ha tenuto un ritmo alto, è andato a pressare, bellissimo il suo gol. Sono felice per lui perché so quanto ha sofferto l’anno scorso» […].