Serie B, Reggina e Lecco oggi la sentenza del Tar

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“Reggina e Lecco, brividi. Oggi la sentenza del Tar. Il Consiglio di Stato potrebbe essere anticipato a metà agosto”, titola il Corriere dello Sport.

Reggina e Lecco, così come le altre società aspiranti all’ammissione
in B (Brescia e Perugia) , dovranno attendere la giornata odierna per
conoscere le decisioni del T ar del Lazio. Il dispositivo dei giudici
amministrativi laziali sarà reso noto oggi, come annunciato dal
presidente Arzillo. Il ricorso è stato presentato da Reggina e Lecco per
chiedere la riammissione in B. I calabresi erano stati esclusi per il
ritardato pagamento di 757 mila euro all’Agenzia delle Entrate, decisa
dopo l’omologa concessa dal tribunale di Reggio Calabria. I l ombardi,
invece, per aver presentato con alcuni giorni di ritardo l’indicazione
dello stadio dove ospitare le partite del prossimo torneo cadetto. Tutto
questo, mentre Brescia e Perugia attendono con trepidazione: sono in
lizza per rientrare in B.

LECCO – La prima causa trattata ieri a Roma ha visto riuniti i
procedimenti del Lecco, appunto, e della F igc contro C oni e Perugia. I
legali della società lombarda hanno sottolineato il poco tempo a
disposizione, dal 18 al 20 giugno, tra la conclusione dei playoff
promozione e la scadenza dell ’ iscrizione al campionato , per l ’
indicazione dello stadio ( relativa a Padova e presentata con tre giorni
di ritardo ) . Nel corso della riunione c’è stato l’intervento del
legale della Lega B che ha perorato le ragioni della costituzione “ad
adiuvandum” delle altre 18 società a favore de l Lecco. Il presidente
del T ar , Arzillo, è apparso stupito per la costituzione del gruppo e
le argomentazioni prodotte dai legali : le società cadette sono vicine
al Lecco e dur e, invece, nei confronti della Reggina. Tanto da opporsi
alla richiesta di rigetto presentata dal club calabrese.

REGGINA – La vicenda della società amaranto è complessa e,
conseguentemente, il ricorso e gli interventi dei suoi legali sono stati
più articolati . Gli avvocati Rodella, Lubrano, Patera e Cintoli hanno
esaminato gli aspetti che hanno portato Covisoc, Consiglio Federale e C
oni a non accogliere i ricorsi presentati dalla Reggina dichiarandola
priva della licenza nazionale e, quindi, nella impossibilità di essere
iscritta alla prossima B. Sulla non definitivit à dell’omologa concessa
dal tribunale di Reggio Calabria è intervenuto l’avv ocato Cintoli. « Il
codice per la crisi d’impresa tutela soprattutto i terzi creditori.
Interesse non conciliabile con le scadenze del diritto sportivo.
L’interpretazione data dalla F igc al comunicato 169/A è palesemente
illegittima. Non era assolutamente possibile pretendere – le conclusioni
di Cintoli – di avere una omologa definitiva entro il 30 giugno » .Il
provvedimento di ristrutturazione del debito della Reggina, accumulatosi
nei tre anni di gestione Gallo e nell’ultimo di Saladini, ammontante a
circa 24 milioni, ha portato alla distribuzione di risorse disponibili
ai tesserati, ai creditori, a Inps , Enpals ed Agenzia delle Entrate. A
quest’ultimo ente, con l’omologa concessa, veniva destinata la somma di
757.000 euro che, secondo il piano approvato, doveva essere pagata entro
il 12 luglio. Nei documenti presentati dalla Reggina di Saladini per
l’iscrizione, il 20 giugno, mancava proprio la ricevuta di questo
pagamento. Il patron amaranto di allora provvedeva al versamento con ,
circa, una settimana di ritardo. Da qui la diatriba tra F igc e società
amaranto che il T ar dovrà dirimere: la prima con il richiamo della
perentorietà delle scadenze regolamentari; la seconda con la scadenza
indicata dalla sentenza del tribunale.

CONSIGLIO DI STATO – Oggi si conosceranno le decisioni dei giudici
amministrativi. Il 29 agosto, invece, è la data nella quale il Consiglio
di Stato metterà la parola fine a questa vicenda assai ingarbugliata .
Ma visto che la Lega di B non vuole aspettare l’esito dell’ultimo step e
intende partire con il campionato nel weekend del 20 agosto, ieri tutte
le parti coinvolte hanno chiesto di abbreviare i termini per
l’eventuale appello al Consiglio di Stato. E l’ipotesi che circola è che
l’ultimo grado di giudizio sia anticipato a metà agosto.

Redazione

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Fonte della notizia: tuttoB.com

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