GdS: “Palermo, ecco cosa va e cosa non va”

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Il Giornale di Sicilia oggi in edicola ha fatto il punto della situazione in casa Palermo, evidenziando ciò che funziona e ciò che non funziona. 

COSA VA

Mercato promosso – Arrivati in 20, ripartiti in 25. La prima
settimana in Val di Non, iniziata con il rientro di Nedelcearu dagli
impegni con la Nazionale, è stata sul fronte mercato una delle più
scoppiettanti della storia recente del Palermo: sono arrivati in
sequenza Vasic, Mancuso, Insigne e Ceccaroni. A loro. dulcis in fundo,
si è aggiunto Desplanches, con Massolo che ha fatto il percorso inverso
direzione Vicenza: cinque innesti per rendere l’organico ancora più
completo e competitivo perla Serie A, che già nelle amichevoli hanno
fatto vedere cose interessanti.

Si riparte con il 4-3-3 – Corini ha sfruttato i primi allenamenti con
l’intera squadra a disposizione per scegliere il modulo più congeniale
al prossimo campionato: il tecnico ha deciso di tornare al modulo che
aveva funzionato a intermittenza nella scorsa stagione, con due terzini e
il tridente offensivo. Un modo per non sacrificare troppo gli esterni
tra fase offensiva e difensiva e rendere più semplici collegamenti tra
centrocampo e attacco, così da evitare a Brunori di rimanere troppo
isolato: gli stessi giocatori arrivati dal mercato si sono rivelati
tutti congeniali al 4-3-3.

Qualità dei singoli – Vasic è indubbiamente la vera sorpresa di
questa prima fase di ritiro: non solo la criplerta al Bassa Anaunia, ma
anche giocate di qualità e un’intesa intrigante con gli attaccanti molto
bene anche Valente, che ha confermato di saper rendere sia a destra che
a sinistra nel tridente. Soleri, ancor prima della rovesciata decisiva
per il 2-2 con il Bologna. aveva dimostrato grande affidabilità come
vice Brunori mentre Stulac, seppur limitato da un affaticamento
muscolare, ha dato ottimi spunti in regia: dopo aver saltato metà
campionato, la sua abilità nel far girare la squadra sarà fondamentale .

 

COSA NON VA

Non tutti i reparti sono coperti –  Contro la Virtus Verona il
Palermo è sceso in campo senza terzini di ruolo, adattando Graves (a
destra) e Ceccaroni (a sinistra) e costringendoli agli straordinari
per90 minuti: uno scenario creatosi per gli infortuni contemporanei di
Aurelio. Buttaro e Mateju, aggiunti sia quelli di Stulac e Di Mariano e
all’indisponibilità di Desplanches. Se a destra il problema di organico
ridotto non sembra porsi a sinistra un altro terzino dovrà
necessariamente arrivare nelle prossime settimane; con lui si andrà a
caccia di una mezzala e, a meno di ribaltoni, di un esterno offensivo.

I tridente titolare non gira – Un gol a testa per Brunori e Insigne
contro il Bassa Anaunia, a secco e con pochi tiri verso la porta
avversaria contro Virtus Verona e Bologna: è chiaro che le amichevoli
estive sono poco indicative sulla reale pericolosità offensiva dei due,
che grandi cose hanno fatto vedere l’anno scorso a Palermo e Frosinone,
ma negli ultimi due impegni precampionato (Legnago Salus e Trento) si
aspetta da parte loro un piccolo step. Il terza elemento potenzialmente
titolare dell’attacco, Di Mariano, ancora non si è visto causa
infortunio: al suo posto si sono alternati (con buoni risultati) Valente
e Mancuso.

Gol presi, un film già visto – Uno degli aspetti negativi con cui il
Palermo ha chiuso il 2022/23 era la continuità nel prendere gol a difesa
bucata, con gli avversari che sfruttavano la maggiore rapidità per
filtrare alle spalle del terzetto arretrato: i gol di Menato (Virtus) e
Barrow (Bologna) sono una fotocopia di quanto visto pochi mesi fa, segno
che in questa direzione c’è ancora del lavoro da fare anche se sono
arrivati innesti importanti come. Lucioni e Ceccaroni.

Redazione

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Fonte della notizia: tuttoB.com

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