GazzSport: “Tutti pazzi per Desplanches: anche due cadette sulle sue tracce. ‘Intanto vado a Ibiza…'”
Le sue mani sul tetto del mondo e ora Sebastiano Desplanches ha tanti estimatori. Il Bologna si è mosso con il Vicenza (che chiede 2 milioni) e all’orizzonte ci sono anche il Betis Siviglia, il Monza (dove c’è il suo maestro Magni), ma anche la Ternana e il Palermo. E nella scelta per il suo futuro valgono ovviamente le garanzie tecniche per una crescita costante, senza salti nel buio. Il Bologna che punta sui giovani (piace anche lo spallino Prati) prova a convincere Desplanches che sogna le orme di Donnarumma o Maignan: li ha conosciuti bene, è cresciuto con loro al Milan e tre settimane fa a La Plata ha ricevuto il Guanto d’Oro come miglior portiere al Mondiale Under 20. Desplanches (papà Fabrice è lionese, mentre mamma Paola novarese doc) si gode questi momenti come se avesse 10 anni in più, molto più maturo dei suoi 20 anni. L’ambizione è tanta ma niente paragoni ingombranti, soltanto lavoro, lavoro, lavoro. Non può essere altrimenti, visto che un anno fa di questi tempi il mondo gli era crollato addosso.
Cosa accadde? «Il Milan aveva deciso di chiudere la mia esperienza in rossonero dopo sette anni, e mi ha ceduto al Vicenza a titolo definitivo. Io che potevo fare? Mi sono rimboccato le maniche».
Com’è andata? «I dirigenti rossoneri hanno comunicato al mio agente che la casella delle cessioni in prestito era piena e potevano solo vendermi a titolo definitivo. Io ho passato gli ultimi due anni con la prima squadra tra convocazioni anche nell’anno dello scudetto, oltre a due in Champions. Con Pioli sempre molto gentile con me».
Invece? «Sono andato a Vicenza, ho giocato 3 partite in Coppa Italia, poi ho capito che non avevo spazi».
E allora? «A gennaio mi ha preso in prestito il Trento sempre in Serie C e sono rinato: 10 partite, 8 gol subiti, un clean sheet e un rigore parato a Lecco. Una bella boccata d’ossigeno, insieme agli impegni con la maglia azzurra. Poi è arrivato la bellissima rincorsa in Argentina, un’esperienza unica. Casadei ha rubato gli occhi con i suoi gol, un grande. Ma tutti hanno fatto la loro parte. Mi è spiaciuto abbia dovuto rinunciare il mio amico Nasti, ha preferito fermarsi a Cosenza per centrare la salvezza».
Intanto l’Under 21 aprirà a breve un nuovo ciclo. «Spero di esserci. Questo gruppo è forte, mi auguro di cogliere altre soddisfazioni. Ho già in bacheca la semifinale all’Europeo con l’Under 19 e ora questa finale Mondiale».
E ora? «Vado in vacanza ad Ibiza in attesa di conoscere la mia prossima destinazione. Torno al Vicenza, ma se ci sono altre opportunità le valuterò con Tiberio Cavalleri, il mio rappresentante».