La carica del capitano. Matteo Brunori non vede l’ora che arrivi
venerdì sera per mettere in campo tutto ciò che sta provando in queste
ore. Anche nella mente del numero 9 è scattato il countdown in vista
della gara interna con il Brescia che, in caso di vittoria, darebbe ai
rosanero la certezza della qualificazione ai playoff. Sabato scorso a
Cagliari è stato come un leone in gabbia. Partito ugualmente per la
Sardegna per stare vicino ai compagni pur essendo squalificato, ai
margini del terreno di gioco ha sofferto per non avere potuto dare il
suo contributo. Potrà rifarsi tra pochi giorni.
La grinta manifestata da Segre in occasione della sua esultanza
all’Unipol Domus dopo il gol del momentaneo vantaggio – immagine scelta
sui social dal club come spot motivazionale in vista della sfida con le
Rondinelle – rispecchia l’attuale stato d’animo di Brunori, proiettato
verso una partita con prospettive interessanti anche a titolo personale.
Il noi va anteposto sempre all’io ma è anche vero che la possibilità di
raggiungere degli obiettivi individuali rappresenta, in termini di
stimoli, un “surplus” funzionale anche alle esigenze del collettivo.
Contro il Brescia sarà un grande vantaggio per il Palermo la presenza
di un Brunori affamato, consapevole che il titolo di capocannoniere è
praticamente irraggiungibile (con 16 reti Matteo è in compagnia di
Cheddira a -2 da Pohjanpalo e -4 da Lapadula) ma affascinato nello
stesso tempo dalla possibilità, a quota 48 gol, di agganciare Luca Toni
avanti di sole tre lunghezze nella classifica all-time dei marcatori
rosanero.