Restano ancora 270 minuti per conseguire un risultato che la
matematica lascia ancora aperto, a patto di svoltare in agonismo e
risultati. A Como, il Palermo ha ripetuto un film già visto nelle scorse
settimane: un passo avanti nei punti, dato che il pareggio ha
consentito di accorciare su Pisa e Reggina (entrambe sconfitte), e due
indietro in classifica, con il doppio sorpasso di Ascoli e Venezia
(stessi punti dei rosa ma scontri diretti a favore).
Il Palermo rischia di arrivare a fine stagione pieno di rimpianti:
oltre ai lagunari, le avversarie più recenti sulla carta apparivano
tutte più deboli, ma contro Cosenza, Benevento e Como sono arrivate
altrettante «x» e le prime due davanti a un Barbera ormai spazientito.
Se si considerano le ultime dodici gare, i rosa hanno vinto solo contro
il Modena, con accanto otto pareggi e tre sconfitte (tutte in trasferta,
dove Brunori e compagni non fanno bot- tino pieno da più di tre mesi).
In tutto fanno 11 punti, meno di uno a partita (0,91): solo quattro
squadre in Serie B hanno un ruolino di marcia peggiore e tra queste
l’unica in corsa peri play-off è la Reggina, che però ha vinto di più
(tre volte) e sta facendo i conti con i provvedimenti della giustizia
sportiva.
Uno dei verdetti arrivati da Como è che il Palermo è virtualmente
fuori dalla corsa a quinto e sesto posto, dunque se dovesse raggiungere i
play-off giocherebbe una partita secca in trasferta con a disposizione
soltanto il successo. Troppo distanti Parma e Cagliari, rispettivamente a
+7 e +6 sui rosa: espugnare l’Unipol Domus tra dieci giorni potrebbe
non bastare. Pesano come macigni quella singola vittoria nelle ultime
dodici (solo il Benevento nel periodo in questione ne conta così poche) e
quegli 11 punti complessivi, a maggior ragione considerando che nelle
prime quattro gare del 2023 ne erano arrivati 10: nonostante la zona
playoff sia rimasta vicina e quella playout non sia mai scesa sotto i 6
punti di distacco, il numero di avversarie con cui i rosa dovranno
giocarsi settimo e ottavo posto è aumentato e la distanza dalle
posizioni più alte è divenuta incolmabile.