Palermo-Frosinone 1-1, le pagelle: Verre da fantascienza, Valente indemoniato. Bene Boloca
Pigliacelli 6,5 – Si fida fin troppo dei piedi,
rimediando a qualche eccesso di confidenza in costruzione con un paio di
ottimi interventi prima di arrendersi a Boloca.
Jensen 6,5 – Alla prima da titolare con la maglia
rosanero si fa rispettare, dividendosi tra il ruolo di terzo centrale e
quello di terzino destro.
Nedelcearu 6 – Lavoro eccellente in copertura, mantiene
alta la soglia di attenzione senza farsi ingannare dagli scambi in
velocità degli attaccanti del Frosinone. Dal 62′ Buttaro 6 – Meno disinvolto, se la cava.
Marconi 6,5 – Solita minaccia quando va a saltare nell’area avversaria, fa ricorso al suo bagaglio di esperienza per arginare Moro.
Valente 7 – Gioca a tutta fascia, sgusciando via come un indemoniato agli avversari. Tanti cross interessanti e giocate mai banali.
Saric 6,5 – Grande mobilità e una discreta presenza
scenica in mezzo: non esita a buttarsi negli spazi. Prestazione di
sostanza. Dal 58′ Broh 5,5 – Tanti errori.
Gomes 6 – Rientro importante in una mediana orfana di diversi elementi, si nota poco ma protegge la difesa e garantisce uscite pulite.
Verre 8 – Tecnica superiore alla media della categoria e
un pizzico di follia che non guasta mai: così si inventa un gol da
fantascienza.
Sala 6,5 – Al di sopra della sufficienza, in entrambe
le fasi. Sorveglia Insigne leggendone facilmente i movimenti, si fa
vedere anche in avanti.
Tutino 6,5 – Tenta il gol in acrobazia senza fortuna,
lavora bene in coppia con Brunori scambiandosi i compiti. Va in
pressione su Mazzitelli creando le premesse per l’eurogol di Verre. Dal
58′ Di Mariano 5,5 – Eccede un po’ in egoismo, vanificando delle buone ripartenze.
Brunori 5,5 – Attacca la profondità con la solita
cattiveria, spaventa il Frosinone liberandosi bene al tiro ma non trova
la porta. Non la sua miglior giornata.
Eugenio Corini 6,5 – Tiene in scacco il Frosinone con
un primo tempo di straordinaria intensità, sublimato dalla prodezza
balistica di Verre. Non riesce a battere la sesta grande dopo Reggina,
Bari, Cagliari, Parma e Genoa ma esce rafforzato dal confronto con la
capolista alla quale impone il pari.
FROSINONE
Turati 5 – Titubante in alcune uscite, poi Verre firma un gol pazzesco ma farsi scavalcare da oltre 50 metri non è mai una bella cosa.
Sampirisi 6 – Diligente, raramente mette la testa fuori dal guscio perché sulla corsie laterali il Palermo costruisce le sue fortune.
Szyminski 6 – Nello stadio dove ha segnato il suo primo gol in B prende in consegna l’uomo più temuto impedendogli di nuocere.
Ravanelli 6,5 – Non fatica più di tanto a contenere gli scatti in verticale di Brunori, provvidenziale la chiusura in scivolata nel finale.
Frabotta 5,5 – Trova spesso il fondo ma la misura dei cross è quasi sempre imprecisa. Valente è un rebus al quale non trova soluzione.
Rohden 6,5 – Dopo lo svantaggio inaspettato è il primo a reagire e il più convinto nel cercare il pareggio. Impegna Pigliacelli, si
Mazzitelli 5 – Colonna portante del centrocampo di
Grosso, spende un cartellino giallo per arginare Valente. Poi si fa
scippare da Tutino. Dal 62′ Garritano 6- Alza i giri del motore.
Boloca 7 – Torna a giocare dal primo minuto dopo cinque
partite, nella ripresa si scrolla di dosso la timidezza presentandosi
in zona tiro e stampa il pareggio.
Insigne 5,5 – Parte largo entrando dentro il campo per
spezzare la monotonia di una manovra priva di sbocchi. Sfiora il gol
prima di uscire. Dal 62′ Baez 6 – Calcia la punizione del pari.
Moro 5,5 – Preferito nuovamente a Mulattieri come
centravanti, soffre la marcatura molto fisica di Marconi dalla quale non
riesce a liberarsi. Dal 62′ Mulattieri 6 – Dà profondità alla squadra.
Caso 6,5 – Subito pimpante, difficile tenerne il passo quando cambia marcia. Si perde al momento del tiro, però è una minaccia costante.
Fabio Grosso 6 – Con sei vittorie consecutive di fatto
ha quasi blindato la promozione, stavolta però la circolazione della
palla è più lenta e prevedibile. Di buono in una giornata poco brillante
sul piano della proposta di gioco c’è la reazione grazie alla quale
esce indenne anche dal Barbera.