CorSport, Mirri: “Un anno straordinario e irripetibile, noi grandi con City …”
“Un anno straordinario e irripetibile”. Così Dario Mirri, presidente del Palermo,
ha definito il 2022, “perché oltre alla vittoria sportiva che a marzo
sembrava pura utopia – ha spiegato al ‘Corriere dello Sport’ – ci siamo
assicurati un domani solido. Alla scadenza esatta dei 3 anni dal mio
arrivo, ho consegnato il Palermo a un futuro sicuro”.
“Un simbolo del 2022? Ferran Soriano – ha detto
Mirri – nel senso di Ad del City Group. Allenatori ed attaccanti che
pure sono stati decisivi, vanno e vengono, ma quello che cambia per
sempre la storia del Palermo è il passaggio di proprietà. Un fatto
epocale, dà nuove prospettive al club per i prossimi 20 anni, non solo a
noi ma a tutto il calcio del paese. Un gruppo del genere è voluto
entrare in Italia attraverso il Palermo”.
Un feeling nato già all’inizio: “Ho capito subito che era la strada giusta,
del resto io potevo solo assicurare continuità aziendale ma non molto
di più. Il City è stato convinto dalla reputazione che avevamo e dalla
partecipazione della città al calcio. Ha percepito valori importanti,
sarebbe subentrato anche fossimo rimasti in C. La promozione ha solo
completato il cerchio. C’erano delle alternative ma nessuna paragonabile
a questo livello per competenze e visione del futuro”.
“Rischio di diventare una colonia senza identità? Dipende da noi, io sogno di fare più abbonati del Manchester City.
Ne abbiamo 11.000, dobbiamo andare avanti. Se la risposta della città
sarà adeguata, la proprietà capirà che gli investimenti sul Palermo
devono essere diversi rispetto ad altre realtà della loro galassia, tipo
Troyes o Girona. O anche di New York, dove il calcio non è di primo
livello”.
Su Corini e i periodi di difficoltà: “Corini è stato bravo a
riprendere la squadra. Qui si è visto il metodo City, l’allenatore
lavora secondo criteri codificati, controllati quotidianamente dalla
società. C’è un aiuto reciproco. Oggi meritiamo i punti che abbiamo ma
attenzione, il confine è labile e la salvezza, lo ripeto, l’unico
obiettivo: io non credo nei play off ma sfido la squadra a smentirmi…”.