“Palermo, Rinaudo: «Il club diventerà grande»”, scrive il Giornale di Sicilia. Intervista al ds rosanero.
«Da palermitano, come si vive questo ruolo nella propria città? Sono
passato dalla Kalsa a Mondello, sempre con gli stessi valori. Ho vissuto
17 anni lontano da Palermo e questo mi ha dato la possibilità di
crescere, di aprire la mente migliorandomi. È stato difficile, ma lavoro
sempre per la mia famiglia e non per me stesso. Se i tifosi mi fermano
per strada? Da calciatore era diverso, ma perché il Palermo in Serie A
non si vedeva da più di trent’anni. Dobbiamo cercare di ricreare questo
entusiasmo, ma la gente ogni tanto mi ferma comunque. Un po’ meno di
prima e onestamente sono an-che contento di questo. Anche perché la
mattina lascio i figli a scuola, poi vado a studiare inglese, torno allo
stadio per lavoro e rientro a casa la sera. Cosa devono aspettarsi i
palermitani dal futuro del Palermo? Da palermitano, la cosa che mi
tranquillizza è sapere di avere una società sana alle spalle, che vuole
il bene del Palermo e che vuole crescere senza fare il passo più lungo
della gamba. A parte l’era Zamparini in cui abbiamo vissuto qualcosa di
eccezionale e per il quale lo ringrazio ancora oggi, non abbiamo mai
avuto una proprietà così importante. Ci vuole pazienza e so che non è
facile. Se si ha la forza di aspettare, questo è un Palermo che
diventerà grande».