“Palermo, tutti sotto esame”, titola il Corriere dello Sport in edicola oggi.
Tutti sotto esame. Dopo gli incroci con Cosenza e Venezia, il Palermo si trova di fronte a un altro crocevia. Il viaggio dei rosanero alla ricerca di un’identità fa tappa domani a Benevento, nuovo test della verità sia per la squadra sia per il tecnico che, nonostante il rinnovo della fiducia ricevuto da una proprietà abituata a ragionare sul medio-lungo termine ma sempre attenta anche al presente, sa che non può “vivere di rendita” a lungo. Servono risposte concrete nell’immediato ed Eugenio Corini è il primo ad esserne consapevole: «Pressione? C’è sempre, anche quando si vince – ha sottolineato ieri – non ci siamo esaltati dopo i 4 risultati utili consecutivi e non dobbiamo deprimerci per le ultime due sconfitte. Che fanno male dato che queste partite avrebbero potuto darci un certo slancio in classifica».
Anche ieri mattina, in occasione della seduta a porte chiuse al “Barbera”, l’allenatore lombardo ha cercato di far capire alla squadra che il tentativo di consolidare alcune certezze non deve essere vanificato dai ko contro Cosenza e Venezia. Passi falsi determinati da diverse variabili: «Nel primo caso ci abbiamo messo del nostro ma nel match contro i veneti non c’è solo responsabilità nostra (il riferimento è agli episodi caratterizzati dall’intervento del Var a sfavore dei rosanero, ndc). Ribadisco che abbiamo sofferto negli ultimi 15 minuti del primo tempo ma per il resto la squadra ha creato delle situazioni pericolose e ha fatto ciò che doveva». L’attualità, comunque, fa rima con Benevento. I sanniti hanno vinto finora solo una volta tra le mura amiche in questo campionato ma Corini non si fida delle difficoltà casalinghe degli uomini di Cannavaro: «Sono in ripresa, il Benevento è una compagine forte e costruita per lottare per obiettivi diversi da quello attuale. Siamo consapevoli del loro valore ma noi siamo pronti a mettere in campo le nostre qualità e a creare le premesse per conquistare un risultato positivo».
Dal piazzale dello stadio, dove alcuni sostenitori (una trentina) appartenenti a un gruppo del tifo organizzato e muniti di striscione («Il nostro sostegno merita il vostro massimo impegno») si sono radunati per “farsi sentire” esprimendo la propria delusione per il rendimento della squadra, sono 26 i giocatori partiti intorno alle 14,15 per la trasferta in terra campana. Fanno parte del gruppo anche Saric, indisponibile comunque per la sfida di domani, e Gomes, out ieri in seguito a una gastroenterite di natura virale. Filtra comunque ottimismo in merito al recupero del numero 5 che al “Vigorito” potrebbe essere inquadrato non come play ma come interno sinistro nella cerniera a tre completata da Stulac in cabina di regia e Segre. E’ pronto in ogni caso Broh, nella mediana con Gomes regista o con Stulac in caso di forfait dell’ex Manchester City. Tra gli effettivi, inoltre, figura anche Vido che ha smaltito un fastidio all’adduttore.