Il Palermo non c’è, Brunori sbaglia dal dischetto: il Venezia fa festa al Barbera
Se il primo tempo fosse terminato 0-2 per il Venezia, nessuno avrebbe avuto da ridire qualcosa. Il Palermo riesce nell’impresa di far resuscitare anche il Venezia (che non vinceva dall’1 ottobre), dopo averlo fatto due settimane fa con il Cosenza. Al Barbera i lagunari espugnano di misura i rosanero, protagonisti (si fa per dire) anche oggi di una prestazione altamente insufficiente.
Ma la cosa che oggi, 27 novembre, preoccupa di più, non è solo una classifica adesso decisamente allarmante. Quanto la mancanza di idee, grinta e qualità all’interno del rettangolo verde.
Al 2’ è subito propositiva la squadra di Corini, che attacca sull’out di destra. Anche al 5’ il Palermo si rende pericoloso con un cross di Sala che non riesce a colpire il pallone. Praticamente, le azioni pericolose del Palermo, fino al 70’, saranno solo queste due.
Al 10’ arriva la prima grande occasione per il Venezia: Broh perde palla a ridosso della sua meta campo e Tessman ne approfitta calciando in porta. Per fortuna dei rosanero la sfera termina a lato alla destra di Pigliacelli.
Dal 20’ il Palermo non riesce più a giocare. Tanti errori in uscita e tante incomprensioni tecnico-tattiche.
Al 43’ è ancora Pigliacelli a rendersi protagonista come migliore in campo: Cernigoj calcia forte col sinistro ma trova l’opposizione dell’ex Craiova. Mateju era scivolato e aveva regalato il pallone all’attaccante arancioverde.
Quando sta per terminare la prima frazione di gioco, è un autentico bombardamento del Venezia: prima destro di Cernigoj e gran parata di Pigliacelli, poi Tessman col sinistro con Mateju che si è immolato in scivolata. Tremano continuamente i rosanero. Termina il primo tempo e il Palermo va al riposo con una prestazione decisamente insufficiente. Forse la peggiore della stagione.
Al rientro in campo al 49’ l’arbitro assegna un calcio di rigore. Al Palermo che, però, pochi istanti dopo, viene annullato. Il Var conferma che non si trattava di fallo dell’estremo difensore lagunare su Brunori. Al 64’ arriva il gol (meritatissimo) di Pojampalo: flipper impazzito dentro l’area di rigore e rete da due passi da Pigliacelli. Qualche dubbio su un possibile fuorigioco, ma il Var esclude l’ipotesi.
Pochissimi giri di lancetta e al 67’ stavolta sì. È calcio di rigore per il Palermo. Tocco di mano dentro l’area di rigore da un cross di Di Mariano, l’arbitro non ha dubbi. Brunori dal dischetto però sbaglia il secondo calcio di rigore consecutivo e sbaglia anche una ribattuta da circa venti centimetri dalla porta che era quasi impossibile sbagliare.
Al 73’ un destro di Valente impensierisce Joronen che però riesce a compiere una parata incredibile. All’85’ arriva una rocambolesca rete del Palermo che però dopo alcuni minuti e diverse consultazioni, viene annullata. Fuorigioco di Soleri che è stato giudicato attivo. Bettella aveva concluso con un destro fortissimo su rimpallo.
L’ultima occasione poco rilevante è di Soleri, al 90’ l’attaccante romano colpisce di testa e la palla però finisce comoda tra le braccia di Joronen.
Dopo quasi due mesi il Venezia torna a vincere, la prima di Vanoli da allenatore dei lagunari, e torna penultimo in classifica a 12 punti. Rosanero nuovamente nel buio più totale, con la seconda sconfitta consecutiva rimediata contro due dirette concorrenti per la salvezza.
Adesso anche la classifica, con la sedicesima posizione e 15 punti, torna a recitare un copione amaro. Necessariamente da revisionare.