Il bilancio alla sosta, Venezia: tanti stranieri fuori contesto. Squadra in caduta libera
La
Serie B in questo fine settimana osserverà un turno di pausa per le
pause delle amichevoli delle varie Nazionali, siano esse impegnate in
Qatar e siano invece non qualificate. Una pausa che permette di fare un
primo bilancio stagionale, dopo 13 giornate, sull’andamento delle 20
squadre del campionato cadetto.
Venezia
Cosa va – Praticamente nulla. Dopo la retrocessione
della Serie A la squadra non è riuscita ad assorbire il colpo e sta
continuando a precipitare come un piombo. Se proprio va trovato qualcosa
di positivo è il rendimento esterno dove sono arrivati otto dei nove
punti complessivi in classifica. Come se la lontananza da una piazza in
subbuglio e contestazione pressoché perenne riesca a togliere un po’ di
pressione a una squadra che ha tante qualità, ma non riesce a metterle
in campo. Parziale nota positiva anche l’impatto di Denis Cheryshev cannoniere della squadra con tre reti in nove gare.
Cosa non va – Le scelte della società in fase di
mercato non hanno pagato finora. Alcuni giocatori – Busio o Cuisance per
esempio – sono rimasti senza convinzione, anche per mancanza di
offerte, e lo si vede in campo. Al solito sono arrivati tantissimi
stranieri, anche di nome come Cheryshev o Pohjanpalo, che però stanno
faticando a capire la realtà di Serie B. Manca una solida base italiana
di categoria, a differenza dell’anno della promozione, che possa guidare
e prendere per mano gli stranieri, spesso scelti con metodi – leggi
l’algoritmo – che non stanno pagando. La scelta di affidarsi a un
esordiente come Javorcic non ha pagato, nonostante il croato conosce
bene il calcio italiano, e ora toccherà a un altro esordiente come
Vanoli provare a risollevare le sorti dei lagunari che rischiano un
doppio tonfo all’indietro.