Palermo, Gomes: “Mi aspettavo di essere subito protagonista. Il calcio italiano mi piace”
Lunga intervista sul Corriere dello Sport al centrocampista Claudio Gomes arrivato in estate dai cugini
del Manchester City e che pian piano ha preso in mano il centrocampo
rosanero: “Mi aspettavo di diventare subito protagonista. Mi conosco,
sono un ambizioso, non mi fa paura la concorrenza, anzi la competizione
fa alzare il livello di tutta la squadra. Sapevo che poteva arrivare il
mio momento e ho lavorato in ogni singolo allenamento per trovare spazio
il più presto possibile. All’inizio non venivo utilizzato ed ero
piuttosto arrabbiato, volevo giocare subito, soffrivo a star fuori. Poi
ho capito che è stata un’ottima decisione farmi ambientare, non ero
ancora pronto, ora so cosa fare, e partita dopo partita mi ritrovo
meglio coi compagni e col tipo di campionato. Io come Kantè? Mi piace
molto Fernandinho, con Rodri mi sono allenato, era fantastico imparare
da loro. – continua Gomes parlando anche delle differenze fra il calcio
estero e quello italiano – In Inghilterra il calcio è più veloce, più
potente, qui certamente è più tattico, ma mi piace che tutto si giochi
sull’apertura di gioco e sulla capacità di leggere le situazioni prima
degli altri. Obiettivi? Il primo segreto per i risultati è l’unità di un
team, però non è facile e serve del tempo. La performance è sempre il
mezzo per arrivare al risultato e non basta una singola
partita.L’obiettivo non è lontano, le 4 partite utili ci dicono qual è
la strada giusta. Più giochiamo assieme e più sappiamo come muoverci”.
del Manchester City e che pian piano ha preso in mano il centrocampo
rosanero: “Mi aspettavo di diventare subito protagonista. Mi conosco,
sono un ambizioso, non mi fa paura la concorrenza, anzi la competizione
fa alzare il livello di tutta la squadra. Sapevo che poteva arrivare il
mio momento e ho lavorato in ogni singolo allenamento per trovare spazio
il più presto possibile. All’inizio non venivo utilizzato ed ero
piuttosto arrabbiato, volevo giocare subito, soffrivo a star fuori. Poi
ho capito che è stata un’ottima decisione farmi ambientare, non ero
ancora pronto, ora so cosa fare, e partita dopo partita mi ritrovo
meglio coi compagni e col tipo di campionato. Io come Kantè? Mi piace
molto Fernandinho, con Rodri mi sono allenato, era fantastico imparare
da loro. – continua Gomes parlando anche delle differenze fra il calcio
estero e quello italiano – In Inghilterra il calcio è più veloce, più
potente, qui certamente è più tattico, ma mi piace che tutto si giochi
sull’apertura di gioco e sulla capacità di leggere le situazioni prima
degli altri. Obiettivi? Il primo segreto per i risultati è l’unità di un
team, però non è facile e serve del tempo. La performance è sempre il
mezzo per arrivare al risultato e non basta una singola
partita.L’obiettivo non è lontano, le 4 partite utili ci dicono qual è
la strada giusta. Più giochiamo assieme e più sappiamo come muoverci”.