Parma, Pecchia: “Palermo squadra organizzata, proverà a fare la partita”
Fabio Pecchia, nella consueta conferenza stampa della vigilia, ha presentato la gara contro il Palermo. Queste alcune delle sue dichiarazioni, riprese dal sito ufficiale del Parma:
“Il Palermo è una squadra organizzata, che gioca a calcio. Hanno un
ambiente che spinge. E noi dovremo fare le nostre cose, sia nella fase
di possesso che di non possesso. Perché ci sono dei momenti in cui la
gestione della palla dovrà essere fatta con maggiore personalità e
determinazione. Nelle partite precedenti ha avuto un tipo di
atteggiamento, ha giocatori in avanti che hanno velocità e qualità,
hanno delle idee. E’ una squadra ben definita, giocherà in casa e
proverà a fare la partita. Affrontarli dipende da come lavoreremo tutti,
se saremo capaci di essere molto aggressivi e togliere le linee di
passaggio. Dovremo mantenere le linee molto strette, sulla fase di loro
sviluppo dovremo essere molto aggressivi“.
“L’importanza di una vittoria, di ottenere tre punti. E’ importante
per i ragazzi, per il lavoro, per l’atteggiamento, per la voglia di
fare, poi viene ripagata perché l’autostima cresce, cresce con le
prestazioni. Ma ci sono dei momenti, le vittorie danno un valore in più.
In questo caso, è un premio al lavoro dei ragazzi, ma è già passato e
ora pensiamo alla partita di sabato. Parlo dei presenti: abbiamo
recuperato Oosterwolde, che ha scontato la squalifica, e Camara. La
squadra, in questo senso, ha lavorato, si è preparata bene e ha voglia
di fare una partita bella in un bell’ambiente, in uno stadio che deve
dare a tutti i ragazzi la voglia di giocare la partita. Recuperiamo
Camara, gli altri non saranno con noi. Tutino ha dimostrato di poter
fare la prima punta, anche se con caratteristiche diverse. Ognuno
ricoprirà il ruolo a seconda delle sue caratteristiche, anche gli
esterni. Ognuno deve ricoprire il ruolo che gli viene affidato con la
voglia e la personalità giusta”.
Sul nuovo arrivo Santurro: “Ci darà una mano, perché in quel reparto
abbiamo bisogno a livello numerico. Si è inserito, si è allenato, poi
stare in un contesto è totalmente diverso. E’ un ragazzo che ha i valori
giusti per inserirsi all’interno di un gruppo come il nostro”.